Invia questo articolo Stampa questo articolo
Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
  • Webnews
  • Digg
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • LinkedIn
  • Live-MSN
  • MySpace
  • OKnotizie
  • Technorati
  • YahooMyWeb
  • TwitThis
Cronaca - Tra i passeggeri anche Vittorio Missoni, figlio dello stilista

Scompare aereo in Venezuela

Scompare aereo in Venezuela.

Un piccolo aereo con sei persone a bordo, di cui quattro italiani, è scomparso dai radar, mentre viaggiava dall’arcipelago di Los Roques all’aeroporto Simon Bolivar di Maiquetia, lo scalo della capitale Caracas. Un tragitto breve di circa 140 chilometri. Le tracce si sono perse ieri mattina, dopo le 11 ora locale (le 18 in Italia), in seguito al decollo da Los Roques.

Sul velivolo, un bimotore Norman BN2 di colore bianco, da quanto si apprende, viaggiavano Vittorio Missoni, figlio maggiore dello stilista Ottavio Missoni, sua moglie Maurizia Castiglioni e due amici della coppia, Elda Scalvenzi e Guido Foresti, che avevano passato le vacanze nell’arcipelago. Oltre a loro anche il pilota German Merchan e il copilota Juan Fernandez.

Vittorio Missoni, 58 anni, è amministratore delegato di Missoni Spa ed è, di fatto, l’ambasciatore del marchio nel mondo. E’ stato prima direttore generale marketing della Missoni Spa e poi responsabile dell’azienda negli Stati Uniti e in Italia. E’ figlio di Ottavio, nato nel 1921 a Ragusa e di sua moglie Rosita Jelmini, di origini friulane, figlio a sua volta di Vittorio “Omo de mar”.

“Non sappiamo altro”, ha detto Pietro Foresti, il figlio di uno degli scomparsi, aggiungendo poi che “le ricerche sono state interrotte”. 

La guardia costiera locale le ha sospese per la notte, ma riprenderanno all’alba. Finora non sono state trovate tracce. L’aereo, un bimotore di fabbricazione britannica immatricolato nel 1968, con sigla YV2615, ha avuto l’ultimo contatto radio con la torre di controllo quando si trovava a 10 miglia a sud dell’arcipelago. Poi il silenzio.

La Farnesina ha già attivato tutti i canali di informazione in Venezuela e il consolato italiano, in accordo con l’Unità di crisi, è in stretto contatto con le autorità di Caracas.

5 gennaio, 2013 - 9.33