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Elezioni - Secondo le prime proiezioni - Viminale: 10% dei seggi scrutinati, Bersani 31,89%, Berlusconi 26,23% - In Regione Zingaretti al 52%, Storace 30%

Senato, Bersani al 32,43%, Berlusconi al 29,72% e Grillo al 23,95%

Un seggio

-  19,30 - I dati del Viminale al Senato, con 40.721 sezioni su 60.431, Bersani è al 32,43%, Berlusconi al 29,72%, Grillo al 23,95%,  Monti al 9,11%, Ingroia all’1,82%. Stamdo così le cose nonostante Bersani abbia ottenuto più voti avrebbe 104 seggi e Berlusconi 124 perché ha conquistato Lombardia e Sicilia.


 

Ore 18,43 – Non c’è ancora una percentuale precisa ma dal Pd arriva l’invito a tornare alle urne:“Se le cose stanno così – commenta Enrico Letta (Pd) – si farà subito una nuova legge elettorale e si torna a votare”.

Di tenore totalmente diverso le dichiarazioni di Sandro Bondi (Pdl): “Lo straordinario risultato che si profila per il centrodestra – si deve unicamente ed esclusivamente al presidente Silvio Berlusconi, artefice di un’altra impresa memorabile”.


 

Ore 18,42 – I dati del Viminale al Senato, con 30333 sezioni su 60.431, Bersani è al 32,84%, Berlusconi al 29,02%, Grillo al 24,02%,  Monti al 9,16%, Ingroia all’1,82%. Stando così le cose nonostante Bersani abbia ottenuto più voti avrebbe 104 seggi e Berlusconi 124 perché ha conquistato Lombardia e Sicilia.


 

Ore 18,10 – I dati del Viminale al Senato, con 21941 sezioni su 60.431, Bersani è al 33,11%, Berlusconi al 28,65%,Grillo al 24,331%,  Monti al 9,16%, Ingroia all’1,81%.


 

Ore 17,36 – I  dati del Viminale al Senato, con 12610 sezioni su 60.431, Bersani è al 34,33%, Berlusconi al 27,41%,Grillo al 24,31%,  Monti al 9,19%, Ingroia all’1,79%.


 

Ore 17,30 - Secondo la terza proiezione dell’Istituto Piepoli per la Rai il centrodestra è avanti con il 31,3% e il centrosinistra è al 30,1%.


 

Ore 17,11 – I  dati del Viminale al Senato a circa il 10 per cento dei seggi scrutinati, con 6272 sezioni su 60.431, Bersani è al 34,89%, Grillo al 24,98%, Berlusconi al 26,23%, Monti al 9,14%, Ingroia all’1,78%.


 

Ore 16,45 – I primi dati del Viminale al Senato, con 3829 sezioni su 60.431, Bersani è al 35,20%, Grillo al 25,13%, Berlusconi al 25,97%, Monti al 9,09%, Ingroia all’1,74%.


 

Ore 16,20 Le prime proiezioni, con un campione ancora molto limitato, secondo Piepoli per la Rai, al Senato il Movimento 5 Stelle sarebbe il primo partito con il 25,1%, seguito dal Pd al 25%, quindi Pdl 22,7% Monti al 9,6% e Lega Nord al 3,9%.

Stando ai rilevamenti di Sky, il Pdl invece avrebbe il 31%, Movimento 5 Stelle 26%, il Pd 29,7% e Monti 8,5%


 

Ore 15.10 A urne chiuse, arrivano le prime cifre ( i primi exit poll).

Puramente indicative, perché non si tratta di numeri e percentuali derivanti dallo spoglio, ma di instant poll, basato sui sondaggi all’uscita dei seggi, con gli elettori invitati a ripetere il voto espresso poco prima.

Secondo l’analisi dell’Istituto Piepoli e realizzata per la Rai, il centrosinistra guidato da Bersani è al 38 per cento, la coalizione di centrodestra al 30 per cento, il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo al 19 per cento e Scelta Civica di Monti a circa il 10%, con Udc e Fli in forte arretramento.

Rivoluzione Civile si attesterebbe fra il 3 e il 4 per cento.

Si discosta di poco l’instant poll pubblicato da Repubblica per il Senato, nel quale tra centrodestra e centrosinistra la forbice si restringe: Bersani 37%, Berlusconi 31%, MOnti 9%, Grillo 16,5%, Ingroia 3%, Giannino 1,5%.

Secondo SkyTg24, la coalizione guidata da Pier Luigi Bersani avrebbe il 34,5% a Montecitorio, il 37% a Palazzo Madama. Il centrodestra si attesterebbe, rispettivamente, al 29% e al 31%.

Per la regione Lazio, il centrosinistra, stando all’instant poll di Repubblica arriva al 35 per cento, con il 30 per centro al centrodestra. Nicola Zingaretti avrebbe avuto la meglio con il 52-54% mentre Francesco Storace si fermerebbe al 28-30%.

Barillari, per il Movimento 5 Stelle sarebbe tra il 7 e il 9% e la Bongiorno tra il 4 e il 6%. Rivoluzione civile arriverebbe al 3%.

Non ancora ultimato il calcolo definitivo delle  dell’affluenza, ma quando mancano circa cinque comuni della Tuscia, al Senato la flessione rispetto al 2008 è di circa il 6 per cento, leggermente superiore a quello della Camera, mentre per la Regione, rispetto al 2010 c’è un incremento di oltre il 5 per cento.

I dati definitivi dell’affluenza a Viterbo, danno il 76,91% alla Regione, 78,67% e alla Camera 78,58%.

25 febbraio, 2013 - 15.35