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Foggia - Quattro omicidi in cinque mesi - In manette anche due minorenni

Presa banda di serial killer a Foggia

Presa banda di serial killer a Foggia.

Giovanissimi e incensurati. Si tratta dei presunti killer fermati all’alba dalla polizia a Manfredonia per quattro omicidi commessi in quattro mesi.

Tra loro anche una ragazza. Tutti e sette in manette. A smascherarli gli agenti del commissariato di Manfredonia guidati da Luciano Di Prisco e da Alfredo Fabbrocini e i suoi uomini della squadra mobile di Foggia.

Alle indagini hanno collaborato anche i carabinieri. Per i cinque maggiorenni l’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata chiesta dai sostituti procuratori foggiani Alessandra Fini, Rosa Pensa e Giuseppe Riccio, mentre per i due minorenni dal pm Carla Spagnuolo, della Procura per i minorenni di Bari.

Sei delle persone coinvolte sono accusate a vario titolo degli omicidi, mentre il settimo è accusato di detenzione di droga.

In base a quanto si apprende, la sequenza di omicidi è iniziata il 5 giugno con l’agguato a Siponto contro Francesco Saverio Castriotta e Antonio Balsamo. Quest’ultimo fu colpito con quattro proiettili alla testa e al torace mentre era alla guida della sua auto. A pochi metri, in un campo di sterpaglie, fu trovato il cadavere semicarbonizzato di Castriotta.

Il 5 novembre, invece, durante una rapina nel suo appartamento, fu ucciso Matteo Di Bari, 59 anni, ex Lsu ed operaio edile nella città sipontina. Fu ritrovato senza vita, con mani e piedi legati con scotch, il cranio sfondato con un oggetto contundente e un profondo taglio alla gola. Gli erano stati sottratti una collana e 700 euro, oltre ad attrezzi e a una tanica di gasolio.

Dalle ricostruzioni per la morte di Di Bari si venne a capo di un altro omicidio, e cioè quello di Cosimo Salvemini, 21enne di Manfredonia che il 18 luglio 2012 era scomparso.

Quel giorno, Cosimo aveva accompagnato a casa, alle 21, la fidanzata con il suo scooter che fu trovato tre giorni dopo in località Acqua di Cristo con le chiavi inserite nel quadro comandi e il casco sul sellino. A dicembre il suo corpo fu ritrovato nei pressi dell’aeroporto militare di Amendola tra Foggia e Manfredonia, ridotto oramai a scheletro.

2 febbraio, 2013 - 11.30