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Consiglio regionale del Lazio - Interviene Peduzzi (Prc)

“Giunta Zingaretti, segnali negativi”

Riceviamo e pubblichiamo - Lunedì prederà il via la X legislatura del consiglio regionale del Lazio. Non mancherà da subito l’azione politica di Rifondazione Comunista, per rivendicare scelte che diano risposte ai cittadini da parte del governo regionale. La partenza annunciata conferma già che la battaglia per un’alternativa al centrodestra e al centrosinistra è necessaria e proseguirà ben oltre il momento elettorale.

Avremo un consiglio regionale che è nato male con il 20% dei consiglieri nominati e quindi non eletti dai cittadini, altri tre consiglieri eletti ma con percentuali e voti di lista inferiori a chi, fuori dal coro, non ha potuto avere la propria rappresentanza a causa di una legge che esclude e discrimina una forza politica come la nostra, che propone di uscire dalla crisi sena colpire i cittadini.

Con la nuova giunta si va di male in peggio. Le nomine degli assessori fatte da Zingaretti, che delineano un governo formato solo da esterni, tradiscono la posizione della sua stessa maggioranza. Pd e Sel, il 17 settembre scorso, firmarono insieme a Verdi e Rifondazione Comunista un ordine del giorno che prevedeva un tetto massimo di assessori esterni del 30%. Cosa dicono, adesso, delle nomine di tutti gli assessori esterni? Il neopresidente avrebbe potuto attingere sia dagli eletti che dai suoi dieci consiglieri nominati nel listino, senza così appesantire ulteriormente i costi della politica. Come se non bastasse, in molte di queste nomine riscontriamo conflitti di interessi e figure di professori e burocrati che fanno più pensare a un governo tecnocratico che a un governo in grado di fare scelte politiche innovative e alternative al liberismo. La composizione stessa degli assessorati sbaglia nel separare, ad esempio, la formazione dal lavoro, l’ambiente dai rifiuti e quando conferma un sistema commissariale nella gestione della sanità.

Rifondazione comunista continuerà, al fianco dei cittadini, la sua azione politica, a cominciare dalla richiesta di fissare subito le date per l’indizione dei referendum su acqua, rifiuti e abrogazione dei vitalizi oppure, in alternativa, di approvare leggi che rispondano alle richieste referendarie e di stabilire un tetto massimo di 3 mila euro per l’indennità di consiglieri e assessori. Auspichiamo che queste prime nostre proposte trovino riscontro in quelle forze politiche che hanno rivendicato l’esigenza di rinnovamento.

Ivano Peduzzi
Consiglio regionale di Rifondazione comunista

22 marzo, 2013 - 18.30