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Politica - Zanda: "Necessario al più presto un governo politico"

Grillo: “Parlamento può già operare per cambiare il Paese”

Beppe Grillo

Beppe Grillo

- “Il Paese è in condizioni gravi. E’ necessario che il paese abbia al più presto un governo politico, che nasca dal risultato elettorale, perché solo un governo che nasca dal processo democratico può avere la forza per affrontare la crisi”.

A dirlo il capogruppo del Pd al senato Luigi Zanda dopo la consultazione alla Camera con il presidente incaricato Pier Luigi Bersani.

E’ necessario, ha continuato “che tutte le forze politiche e gruppi parlamentari sappiano assumersi le loro responsabilità di dare un contributo positivo. Non possiamo considerare contributo positivo l’apporre condizioni inaccettabili e irricevibili”.

“E’ stato un giro di ricognizione che mi ha dato un quadro preciso e pertinente della situazione – ha affermato Bersani – dopo qualche ora di riflessione entro questa sera mi recherò al Quirinale per riferire le mie valutazioni”.

Il segretario del Pd ha fatto gli utlimi incontri dopo il secco no di ieri del M5S e le aperture del Pdl che però, come ha ribadito Silvio Berlusconi, avverranno solo se il centrosinistra dicesse sì all’elezione di un presidente della Repubblica dell’ala moderata, facendo il suo nome e quello di Gianni Letta.

“Se l’Italia è senza governo – scrive Grillo riferendosi al modello del Belgio – ha però un Parlamento che può già operare per cambiare il Paese. Non è necessario un governo per una nuova legge elettorale o per avviare misure urgenti per le Pmi o per i tagli delle province. Il Parlamento le può discutere e approvare se solo volesse sin da domani”.

“Si sottolinea in questi giorni – ha detto ancora – che un mancato accordo con il pdmenoelle, il miglior amico di Berlusconi, impedirebbe la rimozione di quest’ultimo dalla scena politica. Se così è invito la cosiddetta opposizione a votare in aula l’ineleggibilità di Berlusconi, l’approvazione di una legge sul conflitto di interessi della cui assenza si gloriò Violante alla Camera, l’abolizione della legge Gasparri, la rinegoziazione delle frequenze nazionali generosamente concesse a Berlusconi da D’Alema nel 1999. Si può fare! (ma voi non lo farete mai). Il Parlamento deve riprendere la sua centralità nella vita della Repubblica”.

28 marzo, 2013 - 15.28