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Politica - Così Vendola (Sel) sull'elezione del nuovo capo dello Stato

“Intollerabile il veto a Prodi”

Nichi Vendola

“Intollerabile il veto a Prodi”.

Così Nichi Vendola ha definito l’ipotetica esclusione di Romano Prodi dai nomi in corsa per il Colle. Per il governatore della Puglia, poi, nell’elezione del prossimo Capo dello Stato “va bene ricercare il massimo punto di convergenza tra le forze politiche, ma se qualcuno pensa che quelle del Quirinale siano prove per il trasformismo di chi vuole annegare ogni differenza tra destra e sinistra, si sbaglia“.

Vendola si è appellato al cosiddetto metodo Boldrini anche per il Quirinale. “L’elezione di Laura Boldrini – ha detto – è figlia di una reazione alla nostra sconfitta elettorale quando ho detto rompiamo un tabù: cerchiamo il contatto con i Cinquestelle in cui ci sono energie fresche invece che nell’equilibrio dell’inciucio dove c’è puzza di vecchia politica. Bisogna incamminarsi su quella strada ha portato al successo dell’elezione di Pietro Grasso al Senato”.

Il nuovo capo dello Stato, per Vendola, deve essere un custode della pace e del lavoro. “Nell’elezione del prossimo presidente della Repubblica conterà molto anche l’identikit del custode che si avvia a essere il garante della Costituzione. Specie in questo momento dove torna il rischio di una guerra nucleare, serve una figura in grado di far tornare in campo la vocazione pacifista del nostro paese sancita dall’art. 11 della Costituzione. E poi – ha concluso – deve ridare dignità al tema del lavoro togliendolo da quella condizione di vassallaggio nel quale è precipitato in questi anni”.

14 aprile, 2013 - 16.50