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“Cem non chiuderà, aperto un tavolo in Regione”

- “L’impegno che assumiamo oggi riguarda la salvaguardia della continuità assistenziale agli oltre 60 disabili in carico al Centro Educazione Motoria di Roma e la garanzia del mantenimento degli attuali livelli occupazionali per i 114 lavoratori impegnati finora nelle strutture di riferimento”.

È il presidente della commissione Politiche sociali e salute del Consiglio regionale del Lazio, Rodolfo Lena (Pd), a sintetizzare così le conclusioni dell’audizione alla Pisana che per la prima volta in assoluto ha visto, attorno allo stesso tavolo, Regione, Croce Rossa Italiana (che gestisce il Cem), genitori, sindacati e Asl competente. Questo, all’indomani del vertice in Prefettura che ha ufficializzato una proroga delle attività svolte dal Centro, in attesa del rilascio di tutte le dovute autorizzazioni sanitarie da parte della Regione e del contemporaneo assolvimento – da parte della Cri – degli interventi di manutenzione prescritti per le strutture che ha in gestione dal 1956.

Il presidente del Comitato provinciale di Roma della Croce Rossa, Flavio Ronzi, ha spiegato così le criticità che avevano portato all’annuncio della sospensione delle attività entro la fine del mese di maggio: “Già nel luglio 2012 comunicammo difficoltà economiche e gestionali, lamentando all’Asl Roma D uno squilibrio tra il rimborso regionale previsto e i costi di gestione effettivi. In mancanza di risposte concrete, abbiamo deciso di non sottoscrivere nessun ulteriore contratto di accreditamento, il che ha portato inevitabilmente alla esclusione dall’elenco dei soggetti destinatari del budget regionale. In più, il 23 aprile scorso ci sono state notificate diverse problematiche strutturali, oggetto di formali denunce, nonostante il possesso di un accreditamento sperimentale provvisorio dal 2000. Una situazione che ci ha portato a comunicare alle famiglie dei nostri assistiti la chiusura del Centro a far data dal primo giugno”.

Attualmente, il Cem accoglie oltre 60 bambini e ragazzi con disabilità medio-grave, in regime di residenzialità o semi-residenzialità, con ambulatori e assistenza medica garantita h24. La Prefettura, non avendo acquisito disponibilità presso analoghe strutture pubbliche in grado di ospitare i pazienti del Cem in caso di chiusura, ha invitato le parti ad una assunzione di responsabilità, chiedendo alla Regione di concludere entro breve tempo le procedure per la formalizzazione del necessario titolo autorizzativo e alla Croce Rossa Italiana di continuare ad erogare il servizio rimuovendo, entro il 29 giugno prossimo, le carenze evidenziate dalla Asl.

Il Cem, dunque, non chiuderà. Ma resta sul campo l’inquadramento futuro della sua attività: se resterà in capo alla Croce Rossa o se verrà internalizzata; se tutte le attività continueranno ad essere svolte esclusivamente in via Ramazzini e via Archimede o se verranno in parte ospitate in un padiglione del vicino ospedale Forlanini. “Questi temi – ha precisato al termine della seduta il presidente Lena – sono attualmente oggetto di verifica di un apposito tavolo che si è costituito in Regione e che vedrà estremamente vigile la nostra Commissione, sulla base delle istanze raccolte”.

La consigliera Marta Bonafoni (Per il Lazio) ha dichiarato: “E’ positivo che si sia raggiunto un accordo per non interrompere l’attività assistenziale del Centro, ma ora occorre trovare una soluzione definitiva per la salvaguardia dei diritti di persone che già vivono una particolare situazione di disagio. E’ proprio questo, infatti, il compito principale di una istituzione pubblica”.

Per le opposizioni, il consigliere Fabrizio Santori (La Destra), ha ribadito l’eccellenza del lavoro svolto presso il Cem e il particolare rapporto tra operatori e pazienti che si è venuto a creare nel tempo, chiedendo un maggiore coinvolgimento di rappresentanti della struttura commissariale della sanità laziale in occasione delle successive audizioni in Commissione, su questo come su altri argomenti.

La consigliera Gaia Pernarella (M5S) ha invitato le parti a superare le relative rigidità, auspicando che la Croce Rossa – in quanto istituzione di soccorso, disinteressata e basata sul principio volontaristico – non strumentalizzi in alcun modo esigenze di budget in relazione alla meritoria attività svolta presso il Cem, da salvaguardare a tutti i costi per il bene della collettività.

La commissione Politiche sociali e salute aveva in programma nella stessa giornata un’altra audizione, con i rappresentanti della Fials (Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Sanità), che hanno prodotto un articolato documento sulle criticità attuali del sistema sanitario regionale.