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Politica - Il capo dello Stato torna sui motivi per i quali è rimasto al Colle e ribadisce l'importanza di un'intesa proficua tra i partiti

“Ho detto sì per senso delle istituzioni”

Giorgio Napolitano

“Ho detto sì per senso delle istituzioni”.

Il capo dello Stato Giorgio Napolitano, intervistato da Eugenio Scalfari, torna sui motivi che lo hanno spinto ad accettare nuovamente l’incarico.

“Sono stato quasi costretto ad accettare la candidatura a una rielezione o a una nuova elezione come presidente della Repubblica – ha detto Napolitano -, essendo profondamente convinto di dover lasciare. Ma le ragioni per cui non potevo non accettarla sono note. Ho detto sì per senso delle istituzioni e posso dirlo senza alcuna presunzione o albagia perché, effettivamente, ho ritenuto che si trattasse di salvaguardare la continuità istituzionale”.

“Sono un tenace assertore della necessità che su alcuni terreni fondamentali – prosegue allora il presidente della Repubblica – gli opposti schieramenti politici riescano a esprimere un impegno comune e deve essere innanzitutto sul terreno delle regole, delle riforme istituzionali. Sono per le riforme, in questo momento, riforme che devono essere per la maggior misura possibile concordate”.

Un governo di larghe intese, insomma, del quale c’è bisogno, ma che non può durare troppo. “Un’alleanza politica è sempre a termine – conclude Napolitano -, in modo particolare quando è eccezionale come quella ‘76- 79, e quella attuale”.

9 giugno, 2013 - 16.07