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Ok a istituzione del collegio dei revisori

La Regione Lazio

- La IV commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria, presieduta da Mauro Buschini (Pd), ha concluso ieri in serata l’esame delle norme concernenti il collegio dei revisori dei conti, contenute nel capo secondo della proposta di legge n. 9, concernente il contenimento della spesa regionale attraverso la riduzione dei costi della politica e il riordino della macchina amministrava della Regione.

Il collegio dei revisori – formato da tre membri effettivi più due supplenti – avrà il compito di vigilare sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione dell’ente, in raccordo con le sezioni regionali della corte dei conti e dovrà esprimere un parere obbligatorio sulle proposte di legge di bilancio, di assestamento, di variazione del bilancio, di rendiconto e sui relativi allegati (art. 26 della PL 9).

I revisori dovranno inoltre verificare i rapporti tra la contabilità regionale e quella degli enti del servizio sanitario, la regolarità della gestione e il rispetto del patto di stabilità interno, la compatibilità dei costi della contrattazione integrativa con i vincoli di bilancio e quelli derivanti dall’applicazione di norme di legge, riferendo alla giunta e all’ufficio di presidenza del consiglio su eventuali irregolarità (art. 27).

Per l’adempimento delle proprie funzioni, i revisori potranno accedere agli atti e documenti della Regione con le stesse prerogative dei consiglieri regionali e, se richiesta la loro presenza, potranno intervenire alle sedute della Giunta o delle commissioni consiliari dedicate all’approvazione delle leggi in materia di bilancio per le quali è richiesto il loro parere.

I revisori saranno scelti mediante estrazione da un elenco i cui iscritti devono possedere la qualifica di revisori legali, così come è definita dalla normativa nazionale e comunitaria, ed essere in possesso di specifica qualificazione professionale in materia di contabilità pubblica e gestione economica e finanziaria anche degli enti territoriali (art. 30). Ai componenti del collegio – che resteranno in carica tre anni – spetterà un compenso mensile pari al 15 per cento dell’indennità di carica e di funzione del presidente della Regione, vale a dire 1.545 euro, maggiorato del 15 per cento per il presidente del collegio (art. 32).

L’articolo 31 della PL 9 ricorda le responsabilità dei componenti del collegio il quali “rispondono della veridicità delle loro attestazioni”, mentre nell’articolo 33 del provvedimento sono elencate le cause d’incompatibilità ed esclusione. Non potranno tra l’altro ricoprire la carica di revisore i consiglieri regionali, i membri della Giunta e i loro coniugi, i loro parenti e i loro affini entro il quarto grado. Il collegio dovrà essere costituito entro due mesi dall’approvazione della PL 9 da parte del Consiglio.

I lavori della IV commissione proseguono con l’esame degli ultimi articoli della PL 9. Sull’articolo 34, concernente la razionalizzazione delle attività dell’Agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio, è stata convocata un’audizione con le organizzazioni sindacali per venerdì 14 giugno, alle 10.

Oltre al presidente Buschini e all’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, hanno partecipato alla seduta i vicepresidenti Simone Lupi (Pd) e Pietro Di Paolantonio (Pdl), e i componenti della commissione Michele Baldi (Lista Zingaretti) Cristian Carrara (Per il Lazio), Mario Ciarla (Pd), Valentina Corrado (M5S), Gino De Paolis (Sel), Marino Fardelli (Lista Bongiorno), Giuseppe Simeone (in sostituzione di Gramazio, Pdl), Daniele Mitolo (Per il Lazio), Giancarlo Righini (Fratelli d’Italia), Francesco Storace (La Destra), Marco Vincenzi (Pd, in sostituzione di Patané).