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Regione Lazio - Soro: “Emittenza locale con l’acqua alla gola, ma no a contributi a pioggia”

Il presidente Corecom in commissione Vigilanza

La Regione Lazio

- La commissione Vigilanza sul pluralismo dell’informazione, presieduta da Giuseppe Emanuele Cangemi (Pdl) si è riunita oggi pomeriggio per incontrare il presidente del Comitato Regionale per le comunicazioni, Francesco Soro.

“Vogliamo essere partecipi e presenti nella fase di indirizzo e coordinamento del Corecom e avere tutte le informazioni che servono ai componenti di questa commissione, una delle più importanti in quanto statutaria, e al Consiglio tutto”, ha esordito Cangemi.

Soro, dopo aver esposto quali sono le attività del Corecom Lazio sia in quanto organo funzionale dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sia in quanto organo di consulenza e di gestione della Regione in materia di sistemi convenzionali o informatici delle telecomunicazioni e radiotelevisivo, ha di nuovo lanciato un grido di allarme sulla situazione dell’emittenza locale, ”strozzata dalla crisi”.

Già nella passata legislatura infatti, il presidente del Corecom Lazio, intervenuto in audizione poco più di un anno fa, aveva evidenziato “la situazione tragica” in cui versava il comparto locale. “Il sistema dell’emittenza televisiva locale ha bisogno che la politica gli stia vicino ma senza contributi a pioggia”, ha ribadito.

Quanto al Corecom, secondo Soro, “la struttura è notevolmente sottodimensionata” (vi operano in totale 25 dipendenti regionali) a fronte di una notevole mole di attività. Fra queste, ha suscitato grande apprezzamento da parte dei consiglieri presenti, quella di conciliazione per controversie in materia di telecomunicazioni, definita da Soro “la funzione più importante”, che discende dall’Agcom. “Riceviamo circa 12mila istanze all’anno e i tempi delle udienze di conciliazione sono scesi a 45 giorni, contiamo di scendere ulteriormente a 38 entro la fine dell’anno – ha spiegato – con una customer satisfaction dell’88 per cento”.

Per la Regione invece, la funzione più rilevante riguarda la vigilanza nell’applicazione della par condicio. “Nella scorsa legislatura avevamo immaginato con Giuseppe Rossodivita (ex consigliere della Lista Bonino-Pannella) un monitoraggio di tipo qualitativo ma non c’erano le risorse”. Il tipo di rilevazione attuale è infatti quantitativo. Proprio sui dati sul pluralismo i consiglieri hanno chiesto ulteriori informazioni, così come sui costi della struttura.

“Mi auguro che la Regione abbia la voglia e la forza di scommettere su un ente che è un fiore all’occhiello della pubblica amministrazione”, ha concluso Soro, il cui mandato quinquennale, non rinnovabile per legge, scadrà il prossimo 27 ottobre.

All’audizione erano presenti il vice presidente della Commissione Gino De Paolis (Sel) e i componenti Davide Barillari (M5S), Marta Bonafoni (Per il Lazio), Baldassarre Favara (Per il Lazio) e Massimiliano Valeriani (Pd).

11 luglio, 2013 - 19.12