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Imu, il Pdl contro Saccomanni

Fabrizio Saccomanni

Fabrizio Saccomanni

Imu, il Pdl contro Saccomanni.

É scontro all’interno della maggioranza. L’impegno del presidente del Consiglio Letta che, nonostante l’uscita del Fondo monetario internazionale a favore del mantenimento della tassa, ha riaffermato i propri impegni programmatici volti alla rimodulazione dell’Imu, non sembra essere bastata a placare il Pdl.

Palazzo Chigi tuttavia tira dritto per raggiungere l’obiettivo fissato dal ministro dell’Economia Saccomanni, di presentare un progetto prima della pausa estiva. I tecnici sono al lavoro per elaborare delle ipotesi.

Due le strade in campo, ossia l’aumento della detrazione a 600 euro, oppure pagamento dell’Imu non solo per le case di lusso, come adesso, comprendendo però i villini, un milione e 300 mila abitazioni a schiera o bifamiliari.

Al centro degli attacchi del Pdl, ieri, è stato il ministro del Tesoro, Fabrizio Saccomanni. La Santanché e Gasparri hanno parlato di “ministro inadeguato”.

Anche Flavio Zanonato, ministro dello Sviluppo economico, è stato preso di mira ieri dal Pdl. Il ministro aveva detto, allineandosi sostanzialmente alla linea del presidente del consiglio, che “bisogna riorganizzare l’Imu, non semplicemente eliminarla perché ci sono quattro miliardi da trovare”. Parole che hanno provocato la reazione del Pdl: “L’Imu va eliminata – ha detto Gasparri, aggiungendo -, Zanonato non si faccia intimorire da quelli dell’Fmi, faccia gli interessi degli italiani e non l’usciere del Fondo monetario”.

Il Pd, invece, scende in campo in difesa della linea Letta della rimodulazione, enunciata nelle settimane passate anche da Saccomanni. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanni Legnini del Pd: “In tutti i paesi esiste una forma di imposizione legata alla proprietà della casa: bisogna sgravare le famiglie con redditi medio bassi e gravare un po’ di più sui patrimoni più consistenti”.