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Cronaca - Scontri all'alba davanti alla sede della Guardia repubblicana al Cairo

Strage all’alba in Egitto, 42 morti

Il presidente deposto Mohamed Morsi

Il presidente deposto Mohamed Morsi

Strage all’alba in Egitto, 42 morti.

Decine di sostenitori del presidente deposto Mohamed Morsi, 42 secondo la tv di Stato, sono stati uccisi all’alba dal fuoco delle forze dell’ordine contro una manifestazione davanti alla sede della Guardia repubblicana al Cairo.

La polizia e l’esercito sono intervenuti per placare la protesta, ma la situazione è degenerata in scontri. Uno dei membri della Fratellanza accusa i cecchini della strage. “I soldati hanno lanciato gas lacrimogeni e successivamente alcuni cecchini hanno aperto il fuoco. I morti sono stati quasi tutti colpiti alla testa”.

Il Partito della libertà e della giustizia, espressione politica dei Fratelli musulmani, ha poi incitato alla “rivolta del grande popolo d’Egitto contro coloro che vogliono rubargli la sua rivoluzione con i carri armati”.

Sempre secondo la tv di Stato 322 persone sono rimaste ferite.

L’esercito ha subito ribattuto con una nota secondo cui “la sede della Guardia Repubblicana è stata assaltata all’alba da un gruppo di terroristi”. Un ufficiale, fanno sapere le forze armate, è stato ucciso e 40 militari sono stati feriti. Ma la ricostruzione dell’esercito è contestata dalla Fratellanza Musulmana, che parla di 37 morti “tra i quali tre bambini e due neonati”.

8 luglio, 2013 - 10.12