Jen Psaki
Terrorismo, prolungato allarme Usa.
Il dipartimento di Stato americano fa sapere che le sedi diplomatiche degli Stati Uniti in 19 città dei paesi musulmani resteranno chiuse fino al prossimo fine settimana. Il portavoce Jen Psaki ha affermato che la decisione è segno di “un’abbondanza di prudenza e non è indicativa di una nuova minaccia”.
Le sedi diplomatiche resteranno chiuse, in particolare, in Egitto, Giordania, Libia, Arabia Saudita e Kuwait, fino a sabato 10 agosto.
Il Dipartimento di Stato, con l’annuncio, ha aggiunto alla lunga lista altri quattro paesi africani, Madagascar, Burundi, Rwanda e Mauritius, Emirati Arabi, Qatar, Bahrain, Oman, Yemen e Gibuti, Sudan. Nello stesso tempo, si segnala la riapertura di altre ambasciate, ad esempio quella di Kabul in Afghanistan e Baghdad in Iraq. Sedi riaperte anche a Dhaka (Bangladesh), Algeri (Algeria), Nouakchott (Mauritania).
Sulla scia americana, anche la Gran Bretagna ha annunciato che la sua ambasciata resterà chiusa per fino a mercoledì 7 agosto, nello Yemen, dove sempre per ragioni di sicurezza, anche Germania e Francia hanno temporaneamente bloccato le loro sedi diplomatiche.
Alla base dell’allarme delle sedi diplomatiche Usa in Medio Oriente e Nord Africa, rivela la Cnn, ci sarebbe la recente intercettazione di una conversazione tra alti esponenti di Al Qaeda.
Diversi esponenti dell’amministrazione americana a loro volta hanno affermato di aver osservato per settimane i segnali di un crescendo della minaccia terroristica dallo Yemen.