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Esteri - Il presidente americano spiega l'imminente intervento in Siria nel suo discorso del sabato

Obama: “Non sarà un nuovo Iraq”

<p>Barak Obama</p>

“Non possiamo chiudere gli occhi davanti alle immagini che abbiamo visto. Ma la Siria non sarà un nuovo Iraq”.

E’ quanto ha dichiarato Barack Obama spiegando nel suo discorso del sabato le motivazioni dell’imminente intervento militare.

“Non sarà un altro Iraq o un altro Afghanistan – ha precisato -. Qualsiasi azione contro il regime siriano sarà limitata, in termini di portata e di tempo”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario di Stato americano, John Kerry, che da Parigi ha spiegato: “C’è un numero di paesi, almeno dieci, che sono pronti ad effettuare un azione militare contro Damasco anche se ufficialmente solo Usa e Francia, ed in seconda battuta Turchia, Arabia Saudita e Qatar sono ufficialmente pronti a partecipare alle operazioni.

Obama era tornato a fare leva sull’utilizzo delle armi chimiche. “Non solo un attacco alla dignità umana – ha concluso il capo della Casa bianca – ma anche una seria minaccia alla nostra sicurezza nazionale. C’è un motivo perché i governi che rappresentano il 90% della popolazione mondiale si sono accordati sul divieto di uso di armi chimiche, sottolineando che le armi chimiche non causano solo morte e distruzione ma possono cadere nelle mani di terroristi che vogliono farci male”.

8 settembre, 2013 - 9.43