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Regione Lazio - Parere favorevole a maggioranza

Cinema e audiovisivo, ok della commissione a modifiche di legge

La Regione Lazio

- Via libera definitivo, dalla commissione V del Consiglio regionale del Lazio presieduta da Eugenio Patanè (Pd), alla proposta di legge che modifica la normativa sul cinema e l’audiovisivo, di iniziativa della Giunta regionale.

Dopo la votazione sull’articolato del 26 settembre e l’approvazione della norma finanziaria da parte della Bilancio, nel corso della seduta odierna la Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza sulla normativa nel suo complesso, frutto anche di una serie di emendamenti e subemendamenti presentati dal presidente Patanè, dai consiglieri del Movimento 5 Stelle Gianluca Perilli e Gaia Pernarella, dal vicepresidente Christian Carrara e delle consigliere Marta Bonafoni e Rosa Giancola (tutti e tre del gruppo Per il Lazio). Astenuta la vicepresidente Olimpia Tarzia (Lista Storace).

Due le principali novità introdotte dal testo, che passa ora all’esame dell’aula: eliminazione dell’Ente regionale per il Cinema e l’Audiovisivo e rientro della Regione nella Film Commission. La partecipazione della Regione alla Fondazione – finalizzata ad attrarre investimenti nel territorio regionale e promuovere l’immagine di Roma e del Lazio – è sostenuta con uno stanziamento di 100 mila euro per il 2013 e di ulteriori 300 mila euro per ciascuna delle annualità 2014 e 2015.

Con la proposta di legge, poi, si intende promuovere l’insegnamento del linguaggio cinematografico in tutte le scuole della regione e sostenere le attività di distribuzione, le “azioni di promozione culturale volte al contrasto del fenomeno della pirateria audiovisiva e informatica” e l’impiego “di tecnologie di produzione e postproduzione cinematografica e audiovisiva a basso costo”.

Inoltre si estende la concessione di sovvenzioni, contributi e agevolazioni anche a web series, “film difficili” (opere con “difficoltà di accesso al finanziamento e a un vasto pubblico”) e “lungometraggi in coproduzione internazionale minoritaria di interesse regionale”, ossia opere prodotte “con la compartecipazione tra diversi paesi dove l’Italia ha una quota minima di partecipazione” e con almeno un requisito tra: durata delle riprese (almeno 10 giorni effettivi), luogo della post produzione (territorio regionale) e composizione della troupe (professionisti residenti nel Lazio per una quota non inferiore al 30%).

Ancora, si prevede la concessione di “agevolazioni e servizi di assistenza tecnico-amministrativa per la nascita e lo sviluppo di consorzi e reti di piccole e micro imprese impegnate nella produzione, distribuzione e esercizio” e la “concessione, agli esercenti cinematografici, di contributi diretti a favorire la prima distribuzione e programmazione dei film nelle sale cinematografiche, con particolare riferimento” a documentari, opere cinematografiche e documentari a basso costo, film difficili.

Infine si introducono tra i compiti esercitati dalla Regione azioni dirette “allo sviluppo e all’impiego nelle riprese cinematografiche dei teatri di posa” e si inserisce l’obbligo di pubblicare tempestivamente sul sito internet le richieste e i provvedimenti di erogazione di finanziamenti e contributi e, per il richiedente, l’obbligo di autocertificare di non trovarsi “nelle condizioni di incompatibilità ed inconferibilità” previste dalla legge.

Hanno partecipato alla seduta, oltre al presidente Patané e ai vicepresidenti Carrara e Tarzia, l’assessore alla Cultura Lidia Ravera e i consiglieri Bonafoni, Giancola, Pernarella, Perilli, Daniela Bianchi (Per il Lazio) e Piero Petrassi (Centro Democratico).

10 ottobre, 2013 - 16.22