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Femminicidio di Barbarano Romano - Il gip Marinelli convalida l'arresto in carcere di Antonio Matuozzo dopo mezzora di interrogatorio

Nessuna perizia psichiatrica sul reo confesso

Il corpo della vittima portato via dall’abitazione

(f.b.) – Non sarà disposta alcuna perizia psichiatrica su Antonio Matuozzo, reo confesso dell’omicidio della sua convivente Anna Maria Cultrera.

L’uomo è stato ascoltato questa mattina nel carcere di Mammagialla, dove è recluso dalla mattina successiva a quella terribile notte di sabato, quando intorno alle 3,30 chiamò i carabinieri per farsi raggiungere in casa propria, dove poche ore prima lui stesso ha raccontato di aver ucciso la sua donna a coltellate (fotocronaca: La casa del feroce delitto - Donna uccisa a coltellate - Il presunto omicida interrogato e poi portato in carcere video: Un vicino: “Una coppia tranquilla” - L’arrestato interrogato a Ronciglione).

Accompagnato dal legale Marco Marcucci, Antonio Matuozzo, 65enne di origini napoletane, ha risposto con tranquillità alle domande del gip Franca Marinelli.

Una tranquillità che pare non lo abbia mai abbandonato dal momento delle primissime confessioni, poche ore dopo il delitto, fino ad oggi, dopo due giorni di carcere.

“L’interrogatorio – racconta l’avvocato Marcucci – è durato circa mezzora. Giusto il tempo che è servito a Matuozzo per riconfermare tutto ciò che aveva già raccontato al magistrato Fabrizio Tucci nel primo interrogatorio. In aggiunta a quanto detto agli inquirenti soltanto qualche precisazione richiesta dal gip Marinelli su alcuni particolari riguardanti l’accaduto”.

Matuozzo si sarebbe dichiarato del tutto consapevole di quello che è successo. Su di lui, dunque, non sarà disposta alcuna perizia psichiatrica.

“Si è reso conto completamente di quello che ha fatto – continua Marcucci – e della gravità delle sue azioni”. Nulla trapela, invece, sulle motivazioni che lo abbiano spinto a un tale gesto, né sull’eventuale premeditazione.

Al termine dell’interrogatorio è stato convalidato l’arresto in carcere per Antonio Matuozzo. Nei prossimi giorni il suo legale deciderà se scegliere o meno riti processuali alternativi.

Continuano, intanto, le indagini dei carabinieri della compagnia di Ronciglione che hanno posto sotto sequestro l’arma del delitto, un coltello da cucina con una lama da 21 centimetri, e l’abitazione nella quale la coppia era in affitto in via IV Novembre, 23 a Barbarano Romano.

In quella casa, disteso sul letto, è stato trovato dai militari il corpo esanime della 61enne Anna Maria Cultrera, in un lago di sangue con più di dieci coltellate, una delle quali, molto probabilmente quella letale, inferta nella gola.

La salma si trova ancora all’ospedale Belcolle di Viterbo, in attesa dell’autopsia.

14 ottobre, 2013 - 16.18