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Sussurra di essere stata violentata e muore un’ora dopo

Roma - Sussurra di essere stata violentata e muore un’ora dopo.

E’ giallo sulla morte di una giovane di 28 anni. Il corpo è stato trovato dai carabinieri e da una squadra del 118 mercoledì scorso in via Urbisaglia.

A dare l’allarme una vicina di casa che ha trovato la ragazza in stato confusionale.

Durante il trasporto all’ospedale San Giovanni avrebbe sussurrato di essere stata violentata, ma poi è morta a causa di un arresto cardiaco. Le prime analisi e i tamponi, però, dicono il contrario. La ragazza non sarebbe stata violentata.

Ora si attendono i risultati dell’autopsia. I carabinieri stanno indagando su morte per cause accidentali.

Stando alle prime ricostruzioni la ragazza soffriva di depressione ed era in cura con farmaci che avrebbe assunto anche prima del decesso. Aveva tentato già due volte di togliersi la vita in passato, ma era sempre stata salvata in tempo. Con lei viveva il cugino che è stato ascoltato dai carabinieri.

Sul caso è intervenuto il consigliere regionale Pd, Riccardo Agostini.

“Pare che una donna giunta in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni, con segni di percosse sul corpo e sospetta violenza sessuale, sia stata trasferita presso il pronto soccorso ginecologico, così come prevederebbe una discutibile metodologia dell’ospedale, trascurando così le lesioni dovute alle percosse, lesioni che poi avrebbero portato al decesso della paziente. Una drammatica storia tutta da verificare ma che, se confermata, solleverebbe interrogativi inquietanti”.

La Regione Lazio ha chiesto una relazione dettagliata alla direzione dell’ospedale San Giovanni.