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“Torna con me o dico che mi hai stuprata”

Terni – Non accettava la fine del loro rapporto. Per questo avrebbe iniziato a perseguitarlo con messaggi e centinaia di telefonate.

Uno stalking al femminile culminato nell’intervento della polizia di Terni, allertata dalla vittima. Lui è un 40enne ternano, lei un’impiegata 50enne del Viterbese.

La relazione sarebbe durata appena un mese. Da aprile a maggio. Giusto il tempo di qualche uscita per capire se, da quella breve frequentazione, sarebbe potuta nascere una storia solida e importante. Ma lui non era convinto. E non gli è bastato dirle che non se la sentiva di continuare. Lei non smette di cercarlo e dai regali e gli sms affettuosi assume in poco tempo tutto un altro tono.

Le telefonate si fanno sempre più frequenti e i messaggi diventano minatori. Per un po’, lui spera che lei si stanchi. Ma la donna non si arrende e, alla fine, il 2 novembre la vittima va in questura a sporgere denuncia.

I poliziotti dell’antistalking, coordinati dall’ispettore Ruggeri, accertano che, in una sola giornata, la donna è arrivata fare all’ex 312 telefonate. Il cellulare squilla per l’ennesima volta quando l’uomo è in questura. E’ lei, che lo minaccia urlando: “Guarda che dico che mi hai stuprata, ti faccio vedere io! Ti sputtano anche sul lavoro!”. Gli agenti ascoltano tutto in vivavoce. 

L’indagine porta alla misura dell’ammonimento, emessa a carico della 50enne viterbese dal questore di Terni. Provvedimento che ha messo fine alla raffica di telefonate e messaggi.