Invia questo articolo Stampa questo articolo
Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
  • Webnews
  • Digg
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • LinkedIn
  • Live-MSN
  • MySpace
  • OKnotizie
  • Technorati
  • YahooMyWeb
  • TwitThis
Tuscania - Cinque ore di lavoro dei vigili del fuoco per tirare fuori i rottami poi trasferiti in un hangar dell'Aves per le indagini

Recuperato dalla boscaglia l’elicottero precipitato

Tuscania – Recuperato dalla boscaglia l’elicottero precipitato.

Due chilometri di strada infangata e alla fine un dirupo di diversi metri in fondo al quale si è schiantato l’elicottero su cui viaggiavano il generale di corpo d’armata Giangiacomo Callegaris e il capitano Paolo Lozzi (video – youtube – fotocronaca: recuperato l’elicottero  - elicottero precipitato, i soccorsi - Il luogo dello schianto dell’elicottero).

L’elicottero è rimasto lì per sei giorni, piantonato dai militari dell’Aves che hanno monitorato la zona posta sotto sequestro dal giorno dell’incidente.

Questa mattina i vigili del fuoco hanno iniziato il recupero del velivolo. Dopo un breve sopralluogo e approfittando della giornata di sole che ha agevolato l’intervento, i pompieri hanno lavorato fino alle 15 circa per tirare via quello che resta dell’Ab 206. Per l’impraticabilità del luogo, nascosto in un dirupo scosceso tra i rovi, sono stati usati mezzi pesanti per scavare la strada su cui far passare i rottami.

A 300 metri dal luogo dello schianto, per terra, ci sono ancora i cavi elettrici tranciati dall’elicottero che sembra aver seguito il percorso di un fosso sottostante i fili prima di sbatterci contro. Sul ciglio del dirupo, una pianta troncata di netto durante la caduta.

Una volta concluse le operazioni, la zona è stata liberata e i militari accampati sono tornati all’Aves. L’ultimo intervento è stato quello di un CH-47 Chinook che ha recuperato tutti i materiali dell’accampamento militare.

L’elicottero precipitato è stato portato via su mezzi di terra.

I rottami sono stati trasferiti in un hangar della caserma per permettere la ricostruzione dell’incidente in cui hanno perso la vita Callegaris e Lozzi. Il locale sarà naturalmente posto sotto sequestro per consentire lo svolgimento delle indagini.

Contemporaneamente, il pm Chiara Capezzuto ha aperto un’inchiesta per disastro aviatorio e omicidio colposo. Nel fascicolo, per ora, non c’è nessun nome: si indaga contro ignoti.

Determinante sarà il lavoro di Marco Tedesco, il colonnello del raggruppamento aeromobili dei carabinieri in servizio all’aeroporto militare di Pratica di Mare a cui la procura viterbese ha affidato il compito di redigere la perizia sull’incidente in seguito al sopralluogo sull’Ab 206 che ha svolto nei giorni precedenti.

29 gennaio, 2014 - 15.21