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“Sanità, più che i ringraziamenti servono atti concreti”

La Regione Lazio

Roma – Riceviamo e pubblichiamo – Presidente, la ringraziamo molto per queste sue belle parole [1] che hanno valorizzato il lavoro, l’attività e la professionalità degli operatori sanitari della Regione Lazio.

Apprezzamenti che, pronunciati dal presidente, assumono una valenza meritevole di maggiore riconoscimento, cosa che, invece, puntualmente, non generano alcun effetto con il risultato di ingigantire l’elenco di insolvenze che il sindacato Fials, da sempre, ne rivendica la soluzione con l’istituzione di trattamenti più adeguati per tutti i professionisti della sanità e, cioè, degli operatori che lei ha elogiato per il servizio assicurato durante la notte di Capodanno.

Sicuramente, quanto da lei riconosciuto ai dipendenti del servizio sanitario regionale, clamorosamente viene disprezzato dalle assurde condizioni che vivono quotidianamente medici, infermieri, tecnici e personale esecutivo che, come tutti sanno, percepiscono stipendi insufficienti e indennità per disagio lavorativo ferme economicamente al 1990.

Dipendenti che devono sopportare un carico di lavoro eccessivo dovuto al blocco delle assunzioni, all’allungamento dell’età pensionabile e ad uno squilibrato riordinamento dei servizi ospedalieri e territoriali.

Se, poi, consideriamo l’assurdità determinata dal mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti di alcune cliniche convenzionate e all’applicazione di contratti di lavoro peggiorativi rispetto ai precedenti, allora dobbiamo parlare di una vera e propria ecatombe per le professionalità sanitarie.

Allora, presidente, oltre i ringraziamenti dovuti, porti sul tavolo della politica questi gravi problemi che interessano il personale e si attivi concretamente per dare il giusto senso ai suoi apprezzamenti.

Roberto Talotta
Vicesegretario regionale Fials