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Attento Whatsapp, è arrivato Telegram

Telegram

Mosca - E’ finita l’era di Whatsapp?

Solo il tempo potrà dirlo, ma nel frattempo una nuova app sta letteralmente catturando milioni di utenti in tutto il mondo.

Si chiama Telegram ed è stata lanciata da Nikolai e Pavel Durov. Lo scorso agosto per iPhone e ad ottobre per Android.

I fondatori affermano che domenica scorsa l’app, proprio all’indomani del lungo blocco di Whatsapp, ha raggiunto quota 5 milioni di nuovi utenti.

Ma perché Telegram ha tutto questo appeal? Forse perché l’acquisizione di Whatsapp da parte di Facebook non è stata digerita da molti utenti, preoccupati in particolar modo per la questione della privacy.

Ma anche perché la nuova app è supersicura, blindata.

I messaggi sono criptati, e possono anche essere programmati per autodistruggersi dopo un certo periodo di tempo dalla lettura.

I server sono sparsi in tutto il mondo e garantiscono più velocità nei tempi di consegna dei messaggi.

E poi Telegram è “cloud based”, cioè si può accedere ai suoi contenuti da qualsiasi altro dispositivo o dal computer. E’ open source, è gratuita e possono essere inviati file di qualsiasi dimensione anche a chat di gruppo, volendo anche segrete, con il limite massimo di 200 contatti.

Dopo l’acquisizione di Whatsapp da parte di Facebook i fratelli Durov si aspettavano un aumento di iscrizioni, ma non così grande.

“Ci aspettavamo un milione di nuove registrazioni al giorno  -  c’è scritto sul profilo Twitter ufficiale dell’app  -  5 milioni è qualcosa di folle. Francamente, avremmo preferito avere una crescita graduale. Il nostro piano era quello di essere pronti per questo genere di esplosione nel giro di un paio di mesi, non ora”.

Telegram è finanziato da uno dei fratelli, Pavel.

“Telegram non è pensato per produrre profitti  -  si legge sul sito dell’app  - non venderà mai pubblicità e non accetterà mai investimenti esterni. Non è in vendita. Non stiamo costruendo un database ma un programma di messaggistica per le persone“.