- Corriere2000 - https://www.corriere2000.it -

Uccise la compagna a coltellate, chiesta perizia psichiatrica

Barbarano Romano – Rito abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica.

E’ la richiesta della difesa di Antonio Matuozzo, il 66enne napoletano reo confesso dell’omicidio della compagna Anna Maria Cultrera, 61enne viterbese, uccisa a coltellate nel sonno nell’ottobre 2013.

Gli avvocati Vincenzo Gambera e Marco Marcucci hanno depositato martedì mattina le loro istanze al gip. 

Chiedono l’abbreviato per ottenere uno sconto di pena di un terzo per il loro assistito, ma anche una perizia per valutarne la capacità di intendere e di volere al momento del fatto.

Il 12 ottobre scorso fu Matuozzo a chiamare i carabinieri alle 3,30 del mattino. “Ho ucciso la mia compagna”, avrebbe ammesso tranquillamente in una breve telefonata ai carabinieri della stazione locale. La caserma di Barbarano Romano è a due passi dall’appartamento di via 4 novembre 23, diventato inaspettatamente teatro del delitto.

Secondo la relazione del medico legale Giorgio Bolino, Matuozzo si sarebbe accanito con una cinquantina di coltellate sul corpo di Anna Maria Cultrera. Avrebbe aspettato che la compagna andasse a dormire per colpirla a tradimento nel sonno e lasciarle il coltello da cucina piantato nella gola. 

Un omicidio premeditato, secondo il pm Fabrizio Tucci. Motivato da rapporti di coppia logorati: negli ultimi tempi la donna sembrava scostante. Addirittura decisa a cacciare di casa Matuozzo, forse indignato e incattivito al punto da uccidere la compagna e arrivare a dire ai carabinieri che “se lo meritava”.

Ma la difesa insiste su una possibile incapacità di intendere e di volere dell’ex parrucchiere napoletano, dimostrabile con una perizia psichiatrica. A sostegno di questa tesi, i legali avrebbero già pronta una corposa documentazione medica che attesterebbe problemi di salute di Matuozzo.

La richiesta di giudizio abbreviato sarebbe condizionata anche alla produzione di altri documenti: corrispondenza. Lettere tra la coppia nel periodo in cui Matuozzo stava scontando in carcere una condanna a tre anni e mezzo per molestie sessuali su una bimba di cinque anni, parente della vittima. 

La procura vuole il processo subito: giudizio immediato e niente udienza preliminare. La parola, ora, spetta al gip, che dovrà decidere se accogliere la richiesta delle difese. In tal caso, l’udienza già fissata a maggio slitterebbe ad altra data.