Milano - La disoccupazione continua a flagellare l’Italia.
A febbraio l’Istat ha rilevato un tasso pari al 13%, +1,1 punti percentuali rispetto al 2013, il livello più alto dal 1977.
L’incremento su base annua è inferiore soltanto a Cipro – che è passato dal 14,7% al 16,7% – e alla Grecia – passata dal 26,3% al 27,5%.
Il numero dei disoccupati è cresciuto del 9% nello stesso periodo dello scorso anno per un totale di 3,3 milioni.
Sono 678mila i giovani in cerca di occupazione, con un tasso di disoccupazione del 42,3% che è rimasto quasi completamente immutato rispetto allo scorso anno (- 0,1%).
Stando all’Eurostat, l’Italia è il paese che si trova in maggiore difficoltà, seconda solo alla Spagna.
Per quanto riguarda l’occupazione si rimane fermi: i lavoratori sono il 55,2% della popolazione attiva, il risultato più basso rispetto al 2000.
Gli occupati sono 22,2 milioni, con un calo rispetto al 2013 dell’1,6% (365mila persone in meno). In sostanza lavora un italiano su due tra i 15 e i 64 anni.
Il tasso di inattività è pari al 36,4%.