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La crisi morde, Viterbo la più colpita

Viterbo - Sette anni di crisi si fanno sentire e in Italia, Viterbo è la provincia più colpita, quella che è arretrata più di tutte le altre.

Un poco invidiabile primato di una classifica in cui la Tuscia è al primo posto.

A stilarla, il Sole 24 Ore, che ha analizzato dieci indicatori che incidono sui bilanci delle famiglie, dai risparmi al numero di disoccupati, passando per il costo delle case al reddito, per costruire un indice di resistenza alla crisi di ciascuna provincia.

Resistenza molto debole per Viterbo.

Con un punteggio di 63,9, la Tuscia è prima, seguita da un’altra provincia laziale, Latina (61.7). Terza è Novara e per trovare le altre realtà del Lazio bisogna scendere al numero 46 con Rieti, 67 con Frosinone e 68 con Roma.

In pratica nella nostra regione la provincia romana è quella che ha retto meglio l’impatto con la crisi che dura ormai dal 2008.

Tengono “buona compagnia” a Viterbo, invece, realtà vicine come Terni, settima, Grosseto, nona.

La 103esima è Vicenza, quella dove il contraccolpo si è fatto sentire di meno.

Fra i dieci indicatori, l’indagine del Sole 24 Ore riporta le dieci performance peggiori e le dieci migliori.

Reddito pro capite, depositi in banca, prestiti personali, tasso di disoccupazione, laureati, casa, automobili, beni durevoli, farmaci, rifiuti.

Soltanto in un parametro Viterbo compare in una delle top ten ed è quello dei prestiti, fra le dieci negative.

Quinta, con 11.813 euro medi d’importo finanziato, a fronte dei 15.491 del 2008, quindi con un calo del 23,7%.

Per tutte le altre categorie, Viterbo viaggia fra la undicesima e la 92esima posizione, non riportate. Difficile capire quali siano stati i fattori che hanno portato a un così preoccupante risultato.