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Il premio Oscar Robin Williams è morto

Robin Williams

Robin Williams

Tiburon (San Francisco) - Il premio Oscar Robin Williams è morto. Lo ha comunicato la polizia di Marin County, in California. L’artista soffriva di una grave depressione e si sospetta il suicidio.

Robin Williams, che aveva 63 anni, è stato trovato morto nella sua abitazione in California, a Tiburon, a nord di San Francisco.

“Ho perso mio marito e il migliore amico, mentre il Mondo ha perso uno dei suoi più amati artisti e bellissimi esseri umani. Sono assolutamente con il cuore spezzato “, ha detto sua moglie, Susan Schneider. “Vi prego di rispettare la nostra privacy – ha aggiunto in una nota Schneider – e soprattutto di ricordare Robin per la sua brillante carriera e per il suo sorriso, non per il modo come è morto”.

La polizia di Marin County ha spiegato che il suo personale e quello del dipartimento dei vigili del fuoco hanno ricevuto una chiamata al 911 dalla casa dell’attore intorno alle 11.55 di ieri. Williams è stato poi dichiarato morto sul posto alle 12,02.

Robin Williams era stato visto l’ultima volta in vita nella casa che divide con la moglie alle 10 di domenica sera. L’autopsia sarà effettuata oggi.

L’attore si era ricoverato in un centro di riabilitazione del Minnesota lo scorso luglio per farsi curare dalla dipendenza dall’alcol. Nel 2006, era andato in un centro per disintossicarsi. Negli anni ottanta, Williams ha fatto  uso di cocaina, ed  era presente alla tragica sera in cui John Belushi, suo grande amico, morì ucciso da un’overdose.

Era nato a Chicago nel luglio del 1951. Attore di formazione teatrale, era diventato famoso in televisione alla fine degli anni Settanta interpretando Mork nella indimenticabile serie Mork and Mindy (video - Mork & Mindy [1] - Mork incontra Fonzie [2]).

In seguito, come dimostra la cospicua produzione concentrata soprattutto tra gli anni ottanta e novanta, è stato protagonista sul grande schermo di ruoli brillanti in pellicole di notevole successo, in cui è stato “interprete dalla comicità debordante e fulminante”, ma anche “un attore intenso e misurato in ruoli meno divertenti”.

Tra gli altri, vanno ricordate le interpretazioni di Braccio di Ferro in Popeye di Robert Altman (1980), di Adrian Cronauer in Good Morning, Vietnam (1987); è stato inoltre il professor John Keating ne L’attimo fuggente di Peter Weir (1989) (video: O capitano, mio capitano [3]), Hook per Steven Spielberg (1991), il papà travestito da tata in Mrs. Doubtfire di Chris Columbus (1993) e uno dei protagonisti in Insomnia (2002) di Christopher Nolan.

Vincitore di un Oscar  su 4 nomination, in molte pellicole ha duettato a fianco di grandi star (Robert De Niro, Dustin Hoffman, Jeff Bridges, Al Pacino), destreggiandosi con efficacia e dimostrando innate doti istrioniche. Meno rilevante nel complesso l’attività degli ultimi anni, in cui ha recitato prevalentemente in commedie di minor successo.

Robin Williams ha vinto un Oscar nel 1998 come miglior attore non protagonista per Good Will Hunting (Genio ribelle) diretto da Gus Van Sant e con la sceneggiatura di Matt Damon e Ben Affleck.


La biografia di Robin Williams

Nasce a Chicago, nell’Illinois, il 21 luglio 1951 in una famiglia benestante; il padre, Robert Fitzgerald Williams (1906-1987), era un dirigente della Ford Motors del Midwest di origini inglesi, gallesi e irlandesi; la madre, Laura McLaurin Smith (1922-2001), era una modella nata a Jackson (Mississippi) da una famiglia di remote origini francesi, che lo introduce sin da piccolo nel mondo dell’intrattenimento.

Di indole solitaria, da bambino si dedica soprattutto agli studi e allo sport. Cresce a Bloomfiled Hills, nel Michigan (frequenta la prestigiosa Country Day School).

Nel 1967 la famiglia Williams si trasferisce in California, dove Robin si diploma nel 1971: si iscrive quindi alla facoltà di scienze politiche al Claremont Men’s College, dove inizia la sua passione per il teatro. Abbandonati gli studi si iscrive al prestigioso istituto di recitazione drammatica, Juilliard School di New York, con John Houseman come maestro. Si distingue come mimo, guadagnando i primi soldi con alcuni spettacoli. Diplomatosi presso la Juilliard, Williams torna in California, a San Francisco, e inizia la carriera di attore di commedie a teatro. Nel 1976 supera un importante provino e, in seguito, appare anche al The Richard Pryor Show.

Nel 1977 Garry Marshall gli propone il ruolo di Mork, un simpatico alieno, protagonista della serie televisiva Mork & Mindy (spin-off tratto da un’altra famosa serie televisiva, Happy Days). Il personaggio, interpretato dal 1978 al 1982, gli dona una grande notorietà presso un vasto pubblico internazionale, imprimendosi in maniera indelebile nella fantasia di milioni di telespettatori. Il caratteristico saluto del personaggio, che compariva fra i terrestri allargando le dita e dicendo “Na-no Na-no” diventa un tormentone.

A partire dai tardi anni ’70, e per tutti gli anni ’80, Williams interpreta numerose stand-up comedy, e con tre episodi speciali della commedia dell’HBO Off The Wall (1978), An Evening with Robin Williams (1982) e Robin Williams: Live at the Met (1986). I suoi lavori standup sono stati molto importanti per la sua carriera, come ha poi dimostrato il suo one-man show (anche su DVD) Robin Williams Live on Broadway (2002). È stato votato 13° nella lista della Comedy Central’s tra i 100 più grandi stand-up di tutti i tempi.

Nel 1978 sposa Valerie Velardi.

Gli anni Ottanta e il successo cinematografico

Al cinema, uno dei primi ruoli cinematografici di rilievo è nel 1980 in Popeye – Braccio di ferro di Robert Altman. L’anno seguente, al fianco di Glenn Close, recita ne Il mondo secondo Garp: nella pellicola, Williams si cimenta in una vasta gamma di variazioni mimiche e vocali.

Lanciato da questa seconda esperienza, ottiene la consacrazione a Hollywood nel 1987 con Good Morning, Vietnam di Barry Levinson, nel quale è Adrian Cronauer, militare americano che lavora come deejay per la radio dell’esercito statunitense, ascoltata tutti i giorni dai soldati impegnati in Vietnam. Williams, libero di improvvisare, riceve la prima nomination agli Oscar; non vince l’Oscar ma si aggiudica comunque un Golden Globe.

Robin Williams in Canada nel 2004

Successivamente, nel 1989 è protagonista de L’attimo fuggente (seconda nomination agli Oscar): nel film di Peter Weir, Williams interpreta il ruolo del professor John Keating, tenace e rivoluzionario, fuori dagli schemi in un liceo “vecchio stile” e conservatore. Grazie a questa interpretazione, in un ruolo chiaramente non comico, l’attore si consacra anche agli occhi della critica che continua a vederlo come un commediante per pellicole di genere.

Seguono altri film di buon successo; è a fianco di Robert De Niro in Risvegli (1990) interpreta la parte del dottor Malcolm Sayer, e l’anno successivo è un professore di storia medievale colpito da una follia lucida in La leggenda del re pescatore.

Nel 1991 è un cresciuto Peter Pan in Hook – Capitan Uncino di Steven Spielberg, mentre l’anno dopo, nel 1992, è Leslie Zevo, l’eccentrico proprietario di una particolare fabbrica di giocattoli in Toys – Giocattoli.

Nel 1993 conquista il pubblico di grandi e piccoli nel divertente e duplice ruolo di papà e colf in Mrs. Doubtfire, mentre due anni dopo è il protagonista di Jumanji.

Successivamente vediamo Williams in ruoli più oscuri, come in Eliminate Smoochy, One Hour Photo, Insomnia, The Final Cut e Una voce nella notte, un thriller riguardo a uno spettacolo radiofonico che fa crescere l’amicizia con un bambino che potrebbe non esistere.

Famoso per le sue abilità di improvvisazione e impersonificazione, le sue performance sono spesso travolte da uno humour ingegnoso e veloce. Secondo il commento contenuto nel DVD di Aladdin della Disney, in cui diede la voce allo spassosissimo Genio (che nella versione italiana vanta un altrettanto fenomenale Gigi Proietti), la maggior parte dei dialoghi del Genio vennero improvvisati.

Gli anni recenti 

La stella di Robin Williams nella Hollywood Walk of Fame

Tra i successi degli ultimi anni vi sono Will Hunting – Genio ribelle, del 1997, a fianco della giovane star emergente Matt Damon, grazie al quale vince la statuetta come “miglior attore non protagonista”, e la pellicola fantasy Al di là dei sogni.

Continua a saper alternare parti comiche, come nel film di fantasia e animazione della Disney Flubber – Un professore tra le nuvole, a ruoli seri e impegnati, come nelle pellicole sentimentali e drammatiche Patch Adams e L’uomo bicentenario.

Recita quindi in Jakob il bugiardo, ambientato in un campo di concentramento nazista, in Insomnia, in cui riveste il ruolo di un assassino, e One Hour Photo, in cui interpreta un commesso di un centro fotografico, bonario ma estremamente solo, morbosamente affezionato ai suoi clienti, che, dopo essere stato licenziato, perde la testa.

Nel 2006 è la stella di cinque film, tra cui L’uomo dell’anno, ed è stato l’ospite a sorpresa nel Nickelodeon Kids’ Choice Awards dello stesso anno. È anche apparso in un episodio di Extreme Makeover: Home Edition che venne trasmesso il 30 gennaio del 2006.

È stato chiamato da Chris Diamantopoulos per il documentario per tv, Behind the Camera: The Unauthorized Story of Mork & Mindy (2005) che parte dall’arrivo dell’attore a Hollywood come commediante fino a quando venne scelto per il ruolo di Mork. Nella trasmissione televisiva statunitense Inside the Actor’s Studio, Al Pacino ha dichiarato che Williams è uno dei suoi attori preferiti. Nel 2011 è testimonial insieme alla figlia Zelda del videogioco The Legend of Zelda: Ocarina of Time 3D per la piattaforma Nintendo 3DS e di The Legend of Zelda: Skyward Sword per Nintendo Wii.

Vita privata

Negli anni ottanta, Williams fece uso di cocaina, tanto che era presente alla tragica sera in cui John Belushi, suo grande amico, morì ucciso da un’overdose. I due si erano visti poche ore prima nella stanza di quest’ultimo allo “Chateau Marmont”, Hotel sul Sunset Boulevard Los Angeles insieme a Robert De Niro, Jack Nicholson e Cathy Smith, tossicodipendente e spacciatrice che ha causato la morte dell’attore iniettandogli, sotto sua esplicita richiesta, una dose di speedball.

Dopo dieci anni di matrimonio, nel 1988 divorziò dalla moglie Valerie, dalla quale aveva avuto un figlio, Zachary, quando i giornali rivelarono una sua relazione con Marsha Garces, la bambinaia del figlio. Nel 1989 sposò Marsha, dalla quale ebbe due figli. Con Marsha diede vita a una propria compagnia di produzione, la Blue Wolf. Nel 2008 i due annunciano di non essere più sposati. Il 23 ottobre 2011, l’attore si sposa per la terza volta con Susan Schneider, una graphic designer conosciuta nel 2009. Nonostante alcuni scandali, il pubblico ha sempre continuato a seguirlo e oggi Robin Williams è sicuramente una delle più amate celebrità statunitensi.

Nel marzo del 2009, in seguito ad un malore, ha dovuto rinviare quattro date del suo one-man show “Weapons of Self-distruction” (“armi di autodistruzione”). Le sue condizioni si sono aggravate a tal punto che il 5 marzo è stato ricoverato in terapia intensiva in un ospedale di Miami (Florida). Benché migliorato, l’11 marzo l’attore si è dovuto sottoporre a un’operazione di sostituzione della valvola aortica; il chirurgo ha confermato che l’operazione è riuscita. Williams è stato per molti anni grande amico dell’attore Christopher Reeve e in virtù di ciò ha elargito milioni di dollari per la ricerca e l’assistenza medica allorché Reeve rimase paralizzato causa una caduta da cavallo.