Invia questo articolo Stampa questo articolo
Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
  • Webnews
  • Digg
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • LinkedIn
  • Live-MSN
  • MySpace
  • OKnotizie
  • Technorati
  • YahooMyWeb
  • TwitThis
Cronaca - Guido Urbani, autore del post su Facebook, racconta la drammatica e triste storia della giovane che faceva sesso in pieno giorno

“Fellatio al Sacrario, la ragazza si prostituiva per fame”

Viterbo – La foto che circola su Facebook sulla fellatio a piazza del Sacrario

<p>Viterbo – La foto che circola su Facebook sulla fellatio a piazza del Sacrario</p>

Viterbo - Fellatio al Sacrario. Tutto vero.

Il post su Facebook porta alla luce una storia terribile. “Avrà avuto diciotto, massimo vent’anni. E si prostituiva per fame”.

A raccontarlo Guido Urbani, l’uomo che ha visto e fotografato la scena di sesso orale a piazza del Sacrario.

“Non ci potevo credere – ammette Urbani -. Erano le 17 di lunedì, arrivo con il bus al Sacrario e mi trovo davanti una scena porno. Una ragazza di diciotto, massimo vent’anni, inginocchiata accanto alla macchinetta delle fototessere, stava facendo un pompino a un uomo. Forse un cinquantunenne”.

Non usa mezzi termini Urbani, sessant’anni, autista di autobus. Ne ha viste tante nella sua carriera, soprattutto in quella zona: dal traffico di stupefacenti, all’invasione di mendicanti. Ma la fellatio in pieno giorno gli mancava.

Così, per documentare il tutto, ha scattato e caricato una foto su Facebook. Il post ha fatto il giro del web, tra chi pensava a un scherzo e chi credeva si trattasse di due ragazzi presi da istinti animaleschi. Ma la realtà è un’altra ed è ben più tragica.

“Finito il rapporto orale – racconta Urbani – la ragazza è entrata e si è seduta nell’autobus, nonostante fosse fuori servizio. Era sola. L’uomo che era stato con lei fino a pochi minuti prima era andato via”.

Urbani ne approfitta per parlare con la giovane. Stando al suo racconto, era originaria di Caserta ed era in città senza genitori.

“Voleva andare alla stazione – continua Urbani -. Doveva raggiungere Roma Termini da dove avrebbe preso un treno per fare ritorno a casa.

Mi ha raccontato di essere da poco uscita dal Belcolle: “Ho firmato e me no sono andata”, mi ha detto. Le ho chiesto perché facesse queste cose. Mi ha risposto: “Ne vuoi uno anche tu?”.

Urbani ha rifiutato ma la ragazza sembrava implorarlo: “Dai, ho fame. Non ho soldi. Quello di prima mi ha dato 10 euro, il prezzo di un panino”.

Il prezzo della disperazione in realtà. Una ragazza di vent’anni si prostituisce per fame. E lo fa in pieno giorno, in centro città, in mezzo a un piazza, vicino a una fermata degli autobus. Tra gente che passeggia, anziani e bambini.

“In tanti li hanno visti – dice Urbani -. Il rapporto è durato almeno una mezz’ora. C’è chi dice di averli visti già alle 16,30.

La ragazza non stava bene – continua Urbani nel suo racconto -. Dava evidenti segni di sofferenza: le tremavano le mani, aveva le pupille dilatate. Credo fosse sotto psicofarmaci o addirittura drogata. Ripresa la corsa, l’ho lasciata a piazzale Gramsci”.

Da lì non si sa più nulla. Non si sa che fine abbia fatto la giovane donna; se sia riuscita a prendere un treno per fare ritorno a casa o se sia rimasta in città.

Insomma, da un post su Facebook si è scoperta una storia drammatica. Prostituzione, droga, fame, solitudine. Tutto insieme.

C’è chi credeva fosse uno scherzo. Invece è la realtà. Ed è tragica.

17 agosto, 2015 - 15.55