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L'opinione di uno sporco comunista

C’è del marcio in Danimarca

di Valerio De Nardo
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Qualche mese fa il segretario generale dell’Onu disse che l’umanità era sull’orlo di un precipizio, con il piede sull’acceleratore.
La decisione del “G2″, Usa-Cina, di non giungere alla prossima conferenza sul clima di Copenaghen ad accordi vincolanti e lungimiranti mi pare un bel colpetto sul pedale…

A quanto pare l’obiettivo di ridurre del 50% le emissioni di anidride carbonica entro il 2050 scomparirà dal documento finale del vertice, che si svolgerà nella capitale danese dal 12 al 14 dicembre.

Se il concetto di sostenibilità è quello di uno sviluppo che “soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”, un atteggiamento riduzionista sui temi del cambiamento climatico è a mio parere contraddittorio e pericoloso.

Si sa che Obama sta giocando in queste settimane una dura partita politica sulla riforma sanitaria e non può quindi permettersi di subire pure l’offensiva delle lobby industriali, dopo quelle assicurative.

Si sa che la Cina mantiene sotto un regime autoritario e oppressivo, formalmente comunista, il più formidabile motore capitalistico del pianeta.

Ma si sa pure che due gradi di temperatura media in più nell’arco di pochi anni, lo scioglimento dei ghiacci polari, l’innalzamento dei livelli dei mari potranno pure essere riportati in qualche film di Roland Emmerich, ma sono molto meno fantasy di quanto lo sia la scadenza catastrofica del 21 dicembre 2012.

Il 18 settembre scorso è stato registrato il minimo annuale di estensione dei ghiacci dell’Artico. Il 2009 si è così classificato al terzo posto, dopo 2007 e 2008, tra gli anni peggiori per la perdita di superficie della calotta polare artica.E di questo passo tra vent’anni alla fine dell’estate non vi sarà più ghiaccio, secondo quanto affermato dal National Snow and Ice Data Center dell’università del Colorado.

Ora possiamo, anzi per certi versi dobbiamo, continuare a occuparci di trans ed escort, di leggi ad personam e crocefissi a scuola, di elezioni primarie, regionali e provinciali (a proposito: un augurio di buon lavoro al neo segretario regionale del Pd Alessandro Mazzoli!), ma occorrerebbe a mio parere rilanciare una nuova consapevolezza sul nostro modello di sviluppo e sulle scelte globali dei governi.

Altrimenti invece del 21/12/12 ricorderemo come una delle date catastrofiche quella del 12/12/09, quando nelle terre di Danimarca discesero i potenti della terra e finirono per essere irresponsabili di fronte ai loro governati.

Chissà che non compaia loro il fantasma del principe Amleto a porre il suo dilemma per la specie umana e per il pianeta: essere o non essere?

Valerio De Nardo

19 novembre, 2009 - 1.32