“Era una battuta scherzosa, non cambio idea”

Renato Brunetta
Brunetta non torna indietro.
A chi gli chiede se si sia pentito di aver mandato “a morire ammazzata” la sinistra, risponde: “Assolutamente no”.
Il ministro della Funzione pubblica conferma il suo attacco e aggiunge: “Non sono un’ipocrita, la battuta era scherzosa”.
“Noi veniamo da cinque mesi di pozzi avvelenati – aggiunge Renato Brunetta – di attacchi a un premier liberamente eletto, attacchi da parte di circoli finanziari, editoriali, economici, il tutto non nella libera opinione ma per far cadere un governo eletto e sostituirlo con un governo tecnico per rubare la democrazia.
Nessuno è perfetto, ma che questo sia avvenuto è sotto gli occhi di tutti. L’ho detto con linguaggio chiaro semplice e forte, la frase romanesca era forte ma gergal-scherzosa. Evidentemente non hanno altri argomenti”.