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Fini rinuncia al lodo Alfano

</p> <p> Gianfranco Fini</p>

Gianfranco Fini

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha rinunciato al lodo Alfano in riferimento a un procedimento nei suoi confronti, che nasce da una querela Henry John Woodcock.

La rinuncia è stata avanzata da Giulia Bongiorno, deputata del Pdl e avvocato del presidente della Camera, che ha depositato un’istanza con la quale Fini ha rinuncia al lodo Alfano e ha chiesto di essere giudicato come un comune cittadino.

Il presidente della Camera, a quanto si apprende, chiederà inoltre all’aula di votare contro l’insindacabilità del provvedimento.
L’istanza di rinuncia è stata presentata il 30 settembre e, ieri sera, gli atti sono arrivati alla giunta delle autorizzazioni a procedere delle Camera.

Nei prossimi giorni, oltre alla decisione di rinunciare al Lodo Alfano, Fini chiederà ai deputati di votare contro l’insindacabilità parlamentare.
Immediati i commenti dell’opposizione. “Vogliamo manifestare la nostra stima al presidente della Camera Gianfranco Fini, per la rinuncia dell’utilizzo del lodo Alfano”.

Lo ha detto in Aula alla Camera il capogruppo dell’Idv alla Camera, Massimo Donadi. “Si tratta – ha aggiunto – di un comportamento da galantuomo. Di chi non ha nulla da temere e dunque rinuncia allo scudo, mentre chi ha qualcosa da temere si fa il lodo Alfano e dice che anche se viene bocciato, se ne fa un altro in cinque minuti”.