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Camera ardente per Alda Merini

<p>Alda Merini</p>

Alda Merini

Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha messo a disposizione palazzo Marino per la camera ardente di Alda Merini, la poetessa morta all’ospedale San Paolo. La Moratti ha anche proposto che la poetessa sia sepolta al Famedio del cimitero monumentale. “Alda Merini – ha detto il sindaco – è l’esempio di una donna legata a Milano, radicata al suo quartiere, alla sua casa che ha saputo dare con la sua arte una testimonianza universale della vita di oggi e delle sue contraddizioni.

Ricordo con commozione – ha aggiunto Moratti -, quando Alda la scorsa estate mi regalò una sua poesia, dolcissimi versi che tengo incorniciati nel mio ufficio a palazzo Marino e testimoniano la sua grande sensibilità e la sua passione. Come tutta la sua opera, riflessioni poetiche di una donna di cultura che ha onorato e amato fino all’ultimo la sua Milano, impegno per il quale nel dicembre del 2002 ha ricevuto la Medaglia d’Oro di Benemerenza Civica”.

Uscirà l’anno prossimo l’ultimo lavoro musicale della poetessa Alda Merini, frutto della collaborazione con il musicista Giovanni Nuti. “Abbiamo terminato un bellissimo album di canzoni piene di vita e di gioia. Mai come adesso abbiamo fatto un album così vitale, così energico, così bello di speranze e di vita”, ha detto lo stesso Nuti.

Sulla mancata assegnazione del Premio Nobel – era stata segnalata per il riconoscimento la Merini scherzava: “Era solita ripetere “Non voglio il Nobel perché in Italia non vengo trattata come dovuto’”, ha ricordato Nuti.