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Carceri, 105 mila euro per gli operatori penitenziari

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Centocinquemila euro a sostegno delle condizioni di lavoro degli operatori penitenziari.
Lo prevede lo schema di delibera della giunta che ha ottenuto oggi parere favorevole, all’unanimità, dalle commissioni Sicurezza e Lavoro del consiglio regionale del Lazio, riunite in seduta congiunta.

In particolare poco di più 76 mila euro sono indirizzati all’apprendimento delle lingue spagnola, rumena, francese e inglese.

“Nelle carceri del Lazio sono in aumento i detenuti stranieri – ha spiegato il garante regionale Angiolo Marroni – rappresentano il 37-38 per cento e provengono in gran parte dal Nord Africa e dall’Europa dell’Est”.

Altri dodici mila euro finanziano il progetto Atmos 3 relativo alla presa in carico di soggetti detenuti per reati sessuali, oltre undici mila euro sono destinati al progetto St.Acco. (Staff di accoglienza) e 5.600 euro sostengono il progetto Ofi, osservatorio Flussi Migratori.

“I recenti fatti di cronaca ci spingono a dare risposte indifferibili – ha detto l’assessore alle Politiche sociali Luigina Di Liegro – la situazione nelle carceri è difficile e intervenire per migliorare anche la condizione culturale degli operatori è un dovere civico e cristiano”.

“Mentre il governo nazionale continua a perseguitare i clandestini – hanno dichiarato a fine seduta i presidenti delle commissioni Luisa Laurelli (Pd) e Giuseppe Mariani (Lista civica per il Lazio) – le carceri scoppiano e non viene pagata la mediazione culturale.

In un momento particolarmente difficile per gli operatori penitenziari, sotto organico e costretti a doppi turni, è la Regione Lazio ad intervenire”. Nell’occasione Laurelli e Mariani hanno tenuto a ricordare che il nuovo carcere di Rieti non può essere aperto per mancanza di operatori.

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri regionali Augusto Battaglia (Pd), Maria Antonietta Grosso (Pdci), Antonio Luciani (An-Pdl) e Annamaria Massimi (Pd).