Aquilani in piazza, tre feriti

Migliaia di aquilani a Roma per protestare contro l’atteggiamento del governo sul post-sisma
A metà giornata il bilancio è di tre feriti e di una situazione a dir poco incandescente.
Gli aquilani sono arrivati nella capitale con i pullman per chiedere al governo la sospensione delle tasse, più lavoro per i terremotati e più sostegno all’economia dei territori colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009.
La giornata, inizialmente pacifica, ha cambiato volto intorno alle 11, quando due blindati dei carabinieri hanno chiuso ermeticamente l’accesso a via del Corso da piazza Venezia ma un gruppo, un centinaio di persone, ha cercato lo stesso di superare lo sbarramento ed è entrato in contatto con le forze di polizia.
Tafferugli e spintoni, mentre il sindaco Cialente, appena ricevuto da Schifani, cercava di riportare la calma.
Chi è riuscito a superare il blocco è arrivato fin sotto Montecitorio, dove alla manifestazione si è aggiunto il leader Idv Di Pietro. I manifestanti esibivano cartelli contro il Governo e i suoi principali esponenti.
La situazione, dopo alcuni momenti di tensione davanti a Palazzo Grazioli, è tornata alla normalità nel pomeriggio.