
Muammar Gheddafi
“Tutti devono rallegrarsi per l’amicizia e gli stretti legami tra l’Italia e la Libia. E’ un vantaggio per tutti se le relazioni tra i due Paesi sono cambiate: chi non lo capisce, appartiene al passato ed è prigioniero di schemi superati; noi, invece, vogliamo guardare avanti e al futuro”.
Lo ha dichiarato il premier Silvio Berlusconi a margine dell’incontro con Muammar Gheddafi.
Molte le polemiche per la visita del colonnello nella capitale. Berlusconi ha accolto con gli tutti gli onori il leader della Rivoluzione e ha risposto alle critiche ribadendo i suoi “sentimenti di amicizia” nei confronti di Gheddafi.
Dichiarazioni apprezzate dallo stesso Gheddafi che ha celebrato “il coraggio del mio amico Silvio Berlusconi“, grazie al quale si è potuto firmare un trattato che in passato nessuno dei suoi predecessori era riuscito a portare a termine.
Il Colonnello avrebbe, inoltre, richiesto cinque miliardi all’anno per fermare l’immigrazione clandestina in Europa. La lotta all’immigrazione clandestina, ha dichiarato Gheddafi, è una “battaglia che sarà decisiva per impedire che l’Europa diventi Africa, diventi nera“.