“Gli Stati Uniti diano una risposta”.
E’ quanto dichiarato dal vicepremier britannico Nick Clegg, dopo la pubblicazione dei documenti shok di Wikileaks sulla guerra in Iraq.
Il numero due liberal-democratico di Downing Street avrebbe precisato di non voler attaccare gli Stati Uniti, ma le accuse del fondatore del sito Julian Assange sono “estremamente serie” e gli Usa sono chiamati a pronunciarsi in merito.
Prima di entrare nel governo, Clegg era contrario alla guerra in Iraq. “Possiamo deplorare il modo con cui sono usciti i dossier – ha dichiarato in un’intervista alla Bbc – ma la loro lettura è comunque scioccante”.
Clegg sorvola, però sulle violenze commesse dalle forze britanniche, delle quali si fa menzione nei documenti di Wikileaks.
In particolare, il Daily Mail attribuirebbe a un soldato inglese l’uccisione di una bimba irachena di otto anni, vestita di giallo. L’episodio risalirebbe all’agosto 2003.