[1]Giorgio Napolitano
Il lodo Alfano non piace a Napolitano.
Il presidente della Repubblica avrebbe espresso le sue perplessità sulla norma blocca processi voluta dalla maggioranza.
A non convincere Napolitano sarebbe, soprattutto, l’estensione dello scudo processuale al capo dello Stato.
Napolitano lo avrebbe fatto presente in una lettera inviata al presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato Carlo Vizzini.
“Mi auguro che il parlamento tenga conto delle criticità espresse dal capo dello Stato – ha commentato il presidente della Camera Gianfranco Fini -. Le valutazioni del capo dello Stato sono sempre sagge”.
Sulla lettera di Napolitano a Vizzini è intervenuto, ovviamente, anche Silvio Berlusconi, che si è detto disponibile ad aggiustare il lodo. Con lui, tutto il Pdl, che si è affrettato ad annunciare pronte modifiche, dopo lo stop del Colle.
Addirittura, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il premier avrebbe anche parlato di un possibile ritiro del provvedimento.
“Non cambia nulla con l’intervento del presidente della Repubblica – avrebbe dichiarato Berlusconi al giornale milanese -. A questo punto io chiederò che quella legge costituzionale venga ritirata. Il lodo Alfano porta con sè un meccanismo farraginoso per l’approvazione e in questo modo serve soltanto a dare fiato alle polemiche strumentali dell’opposizione”.