Misseri dormiva quando Sarah è stata strangolata
Misseri dormiva quando Sarah è stata strangolata.
Spunta una nuova ipotesi investigativa nel delitto di Sarah Scazzi, la quindicenne uccisa ad Avetrana. In base alla nuova ricostruzione, all’ora dell’omicidio lo zio che si è accusato del delitto, sarebbe stato a dormire.
L’ipotesi, circolata nel corso della giornata di ieri a Taranto, non avrebbe al momento conferme negli atti dell’inchiesta, ma è una pista sulla quale gli inquirenti starebbero lavorando. Gli accertamenti sono condotti in base alla ricostruzione Un accertamento è in corso partendo da quelle che erano le abitudini quotidiane dell’uomo, secondo quanto hanno potuto ricostruire gli inquirenti.
Secondo gli inquirenti, tutto ruoterebbe intorno alle donne della famiglia: mamma Cosima, le figlie Sabrina e Valentina, anche se quest’ultima vive e lavora a Roma con il marito. Gli investigatori farebbero intendere che ci sarebbe un legame molto forte fra le donne e che avrebbe portato a mettere in minoranza il capofamiglia.
Intanto Sabrina, in carcere, è tenuta sotto stretta vigilanza 24 ore su 24 ed è sotto controllo di psicologi. A quanto si è appreso, legge vecchie riviste femminili, ma ogni tanto darebbe sfogo al suo desiderio di libertà, gridando attraverso le sbarre di essere innocente e aiutata. E’ attesa in giornata la decisione del gip se la ragazza debba restare in carcere.