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Cronaca - Scontri tra il presidio alla discarica Sari e la polizia

Notte di fuoco a Terzigno

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Scontri tra polizia e manifestanti alla discarica Sari.
E’ stata una lunga notte, quella appena trascorsa, per gli abitanti di Terzigno.

Oltre 200 agenti della polizia hanno sgomberato l’accesso alla discarica Sari, presidiata da migliaia di manifestanti.

Una protesta dovuta al via libera dei parlamentari del Pdl campano alla discarica nel Parco nazionale del Vesuvio, in località Cava Vitelli.

Contro la sua apertura hanno manifestato in migliaia, la notte scorsa, occupando l’ingresso della discarica Sari che, a detta della popolazione, è la principale responsabile dell’inquinamento delle falde acquifere.

La tensione è salita alle stelle, all’arrivo delle forze dell’ordine. Un gruppo di giovani avrebbe lanciato sassi, petardi e molotov contro i poliziotti, che hanno risposto con i lacrimogeni. Un’auto è stata rovesciata e bruciata. Due persone, un ragazzo e una donna, sono stati fermati e successivamente rilasciati.

La protesta è continuata al mattino, quando un gruppo di persone ha bloccato le strade che portano alla discarica con cartelli, sacchi della spazzatura e rami d’albero.

Azioni dimostrative che, probabilmente, serviranno a ben poco. Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, infatti, sembra irremovibile. “C’è una legge e va applicata – ha dichiarato il governatore, intervistato dal Giornale -. E se la legge prevede che venga aperta la nuova discarica di Cava Vitiello, così sarà”.

21 ottobre, 2010 - 11.40