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Una famiglia in contrasto

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La mamma di Sarah Scazzi non ha partecipato al funerale della figlia.

Mamma Concetta è testimone di Geova e non ha voluto, o potuto, essere presente al rito cattolico, anche se non era un messa vera e propria. È però arrivata a cerimonia finita ed è salita sul palco per l’ultimo commovente applauso del paese alla sua bambina.

In prima fila c’erano suo marito e suo figlio, quel Claudio che ha anche parlato dal palco.

Il parroco non si è limitato alla retorica e ha anche esortato i giovani a “raccontare le difficoltà, i dubbi e i desideri a chi può indicarvi una strada sicura e donarvi un consiglio: la solitudine può diventare pericolo e angoscia”.

Era un chiaro riferimento a quel che avrebbe potuto essere se Sarah avesse confidato il tentativo, o i tentativi, di violenza dei quali si rese responsabile lo zio nei giorni precedenti al delitto.

Alla fine della cerimonia i bambini delle elementari hanno recitato all’unisono: “Ci credevamo estranei a realtà come queste, cercavamo l’orrore lontano e invece era vicino a noi”. Maldettamente vicino, praticamente dentro casa.