
La schermata di Wikileaks
“Berlusconi censura Internet per favorire le sue televisioni”.
Ennesima bordata di Wikileaks al presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
Gli ultimi due cablogrammi dell’ambasciatore degli Stati Uniti a Roma David Thorne pubblicati dal sito di Julian Assange suonano come un atto d’accusa al premier.
“La legge – si legge in quello del 3 febbraio – darà possibilità di bloccare o censurare qualsiasi contenuto e favorirà le imprese di Silvio Berlusconi di fronte ai suoi competitor”.
Un modus operandi al quale il capo del governo italiano non è nuovo, secondo Thorne. “Berlusconi e Mediaset hanno usato il potere in questo modo sin dai tempi del primo ministro Bettino Craxi”, è scritto nel documento.
Alcuni dirigenti di Sky, secondo il diplomatico Usa, avrebbero, inoltre, riferito che la legge Romani ha “offerto molti vantaggi commerciali a Mediaset, la televisione del primo ministro, rispetto a Sky, uno dei suoi principali concorrenti”.