Egitto, il governo non accetta proteste

Egitto, il governo non accetta proteste.
Nuovo appello alla piazza in Egitto da parte dell’opposizione, ma il governo interviene duramente, annunciando che non saranno tollerate ulteriori proteste contro il presidente Hosni Mubarak dopo quelle di ieri.
Il gruppo “Movimento 6 aprile”, tra gli animatori delle proteste di martedì, ha nuovamente esortato la gente a raggiungere la principale piazza del Cairo, la stessa dove questa mattina, all’alba, la polizia ha sparato gas lacrimogeni e usato cannoni ad acqua.
“Tutti devono raggiungere piazza Tahrir per prendere in consegna la piazza di nuovo”, ha scritto il gruppo sulla sua pagina di Facebook. La polizia e l’esercito è già schierato in forze a Tahir Square.
Non si è fatta attendere la risposta del governo: chiunque parteciperà alle proteste verrà fermato ed incriminato, fa sapere il ministero dell’Interno.
L’acuirsi della tensione in Egitto preoccupa gli Stati Uniti, il principale alleato del Cairo. Da Parigi il ministro degli Esteri Michele Alliot-Marie ha espresso rammarico “per le vittime”. In Italia, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha detto di augurarsi che “Mubarak continui come sempre ha fatto a governare con saggezza e lungimiranza”.