“Uccideremo il cardinale Caffarra”.
Martedì sera un operatore del 113 ha ascoltato questa frase alle 19,29, quando una voce ha pronunciato l’intimidazione rivolta contro il presidente della Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna.
Immediatamente sono scattati i dispositivi di sicurezza, che hanno consentito anche di rilevare come la chiamata sia stata effettuata da una cabina telefonica.
La cabina è quella ubicata in via Murri, 1.
La voce, secondo quanto si apprende, sarebbe stata di timbro maschile, senza particolari flessioni dialettali e con una certa concitazione.
Nel frattempo gli inquirenti che lavorano sul caso hanno deciso di accrescere i controlli e le misure di sicurezza per l’altro prelato.