Esplosione alla centrale di Fukushima.
Si è verificata una nuova esplosione nella centrale nucleare giapponese di Fukushima, già squassata da una deflagrazione subito dopo il terremoto di venerdì scorso.
Lo scoppio è avvenuto nel reattore numero tre, che però non sarebbe rimsasto danneggiato. Il portavoce del governo, Yukio Edano, ha voluto rassicurare la popolazione, dicendo che è improbabile una fuga di radiazioni importante nell’impianto.
Adesso, però, a Fukushima si lavora per evitare il crollo e scongiurare una catastrofe nucleare. Nell’esplosione, secondo quanto riferisce la Tepco, società che gestisce l’impianto, sarebbero rimaste ferite undici persone.
Intanto però problemi arrivano anche dal reattore numero due della stessa centrale, il cui sistema di raffreddamento risulta in panne.
Circa duemila cadaveri sono stati ritrovati sulla costa orientale della prefettura giapponese di Miyagi. Le vittime sarebbero arrivate a quasi 1.650 morti e 1.720 persone scomparse. Cifre destinate ad aumentare. Un migliaio di corpi senza vita è stato trovato nella penisola di Ojika e un altro migliaio è stato avvistato a Minamisanriku, dove mancano all’appello circa 10mila persone e cioè la metà della popolazione locale.
Secondo l’ultimo bilancio della polizia, il numero di morti e dispersi da venerdì sarebbe salito a 5mila.