
Libia
Libia, Italia tra due fuochi.
Da una parte l’Onu. Dall’altra l’”amico” Gheddafi. In piena crisi libica, il governo italiano è a un bivio e fare una scelta non sarà facile.
Ieri sera, subito dopo il voto dell’Onu sul no-fly zone in Libia, il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha incontrato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il ministro della Difesa Ignazio La Russa, per prendere una decisione in merito.
Dalle prime indiscrezioni, sembrerebbe che il governo sia intenzionato a mettere a disposizione tre basi e aerei per la no-fly zone. Una presa di posizione che, sicuramente, susciterà le ire di Muammar Gheddafi.
Alle 12 si è svolta un’altra riunione a Palazzo Chigi. Hanno partecipato, oltre a Berlusconi e La Russa, anche i ministri Frattini, Maroni, Matteoli, Tremonti, Sacconi e Romani, i vertici militari e i capi dei servizi di sicurezza.
Pochi minuti fa, alle 13,30, è iniziato, infine, il consiglio dei ministri straordinario, per decidere prendere la decisione definitiva.