
Libia
Libia, si accende la battaglia diplomatica.
Altri tre gli attacchi notturni su Tripoli, dopo quello di domenica sera che ha preso di mira il bunker di Muammar Gheddafi. Missili e bombe anche su Sabah e Sirte.
Il raìs ha schierato i suoi scudi umani e radunato qualche centinaio di manifestanti in piazza. Dall’inizio della protesta, i ribelli hanno dnunciato otto mila morti.
Esplode intanto la polemica sul comando delle operazioni. L’Italia, la Gran Bretagna e ilBelgio, hanno chiesto che il comando passi alla Nato, affermando che potrebbe decidere altrimenti di riprendere il controllo delle basi. Contrari a questa ipotesi gli Usa e la Francia. La Norvegia si è ritirata in attesa di chiarezza su scopi e guida della missione.
Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha fatto sapere che una decisione dei 28 alleati potrebbe arrivare tra oggi e domani.
“Sono addolorato per Gheddafi – ha commentato il premier Berlusconi -. Quello che accade mi colpisce personalmente. Gli aerei italiani – ha poi assicurato – non hanno sparato e non spareranno“.