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Svolta nell’omicidio di Melania Rea

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Svolta nell’omicidio di Melania Rea.

La donna, uccisa lo scorso 18 aprile nel bosco di Ripe di Civitella in provincia di Teramo.

Sulla bocca della vittima vi sarebbero tracce del dna del marito. L’ultimo bacio quindi potrebbe essere stato mortale.

Diversa, invece, l’interpretazione dei difensori di Salvatore Parolisi che sostengono che il dna sarebbe di una donna.

Non si esclude, quindi, che l’omicidio possa essere stato commesso da due persone.

Le tracce del dna di Salvatore Parolisi sulla bocca di Melania (in particolare sulle labbra e sulle gengive) sarebbero state lasciate poco prima che la donna morisse.

Se il contatto tra i due fosse avvenuto molto tempo prima, il movimento della lingua e della saliva della stessa donna le avrebbe “cancellate”: questa è una delle conclusioni cui è giunto il medico legale Adriano Tagliabracci.

Lo scenario che si profila è dunque quello di un bacio mortale. A meno che la mano di Parolisi non si sia bloccata sulla bocca della donna per non farla urlare o tenerle fermo il capo.