Borse, calano le asiatiche
Borse, calano le asiatiche.
Il piano anti-crisi elaborato dal G20 sembra non convincere i mercati.
Lo testimoniano le borse asiatiche che dopo le sedute positive in Europa e Stati Uniti di venerdì e un intero weekend di discussioni al vertice del G20 di Washington chiudono le contrattazioni con una lunga colonna di segni negativi.
A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso in ribasso di oltre il due per cento, toccando i minimi da aprile 2009. Alle 8 a Hong Kong l’Hang Seng si aggira intorno al -2,7 per cento, mentre a Shanghai il Se Composite perde l’1,40 per cento. Non meno complessa la situazione nel resto dell’Asia: Seul perde il 2,59, Mumbai il 2,10 e Bangkok addirittura il 7,82 per cento.
A non aver convinto gli investitori non è tanto il rilancio del Fondo salva-stati con il suo anticipo al 2012 e l’incremento della sua dotazione.
E allo stesso tempo anche la possibilità che le promesse possano anche non concretizzarsi. “Il piano sembra una soluzione credibile alla crisi – ha detto Warren Hogan, capo economista di Anz Bank a Sydney -. Il problema è che si tratta di semplici voci, che ci sono una serie di ostacoli da superare in sede europea e che, come suggeriscono già alcune notizie, la Germania potrebbe opporsi“.