Toscana e Liguria, si lotta contro il fango

Il camion dei vigili del fuoco
Liguria e Toscana, si contano i morti.
Le due regioni si risvegliano a due giorni dall’alluvione che le ha colpite. Il bilancio dei morti resta fermo a sei persone, mentre i dispersi sono circa otto. Ma molte zone risultano ancora isolate e difficilmente raggiungibili.
La preoccupazione principale è adesso ristabilire i servizi essenziali. In giornata, da diverse regioni del nord, dovrebbero arrivare almeno 150 vigili del fuoco che si affiancheranno ai duecento che sono già presenti, per aiutarli nelle ricerche e nei lavori di bonifica.
A Monterosso tutta la parte basse del paese risulta praticamente sottoterra. “Dal piano terra fino al primo piano ci sono milioni di metri cubi di sassi e fango – ha detto il sindaco Angelo Betta -. Non c’è pericolo per le case, che sono antiche e forti, bisogna liberare le strade con cura da alberi e fango, poi si libereranno le abitazioni private”.
Ad Aulla, invece, dove sono morte due delle vittime dell’alluvione il sindaco Roberto Simoncini ha deciso di tenere chiuse le scuole fino a nuovo ordine. Si sta ripristinando, a tratti, l’acqua corrente e l’elettricità e qualche negozio è anche riuscito ad alzare la saracinesca.
Intanto la protezione civile continua a distribuire coperte e cibo e ha allestito anche una cucina da campo.
A Brugnato, infine, il sindaco ha fatto sapere che il territorio risulta ormai messo in sicurezza, anche se il paese ne è uscito devastato.