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Manovra, conto alla rovescia

Mario Monti

- Manca poco alla manovra. Ancora un paio di giorni di consultazioni con partiti e forze sociali e poi il premier renderà note tutte le misure pensate dal governo.

Domani si svolgeranno gli incontri con i leader dei partiti mentre per domenica sono previsti gli incontri con i sindacati e le Regioni.

Le reazioni non tardano ad arrivare. La prima è quella del segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni. “Noi vogliamo una trattativa e non una semplice consultazione – dice parlando di riforma delle pensioni -. Serve una soluzione che deve essere improntata all’equità. E’ esattamente quello che chiediamo”.

“Non siamo contrari al ritocco delle pensioni – afferma invece il leader dell’Idv Antonio Di Pietro – ma dipende da quale ritocco e quali pensioni. Chi paga per 40 anni i contributi non deve essere toccato, altra cosa sono le doppie e triple pensioni che sono esagerate. Ecco perché su Ici, pensioni e patrimoniale distinguiamo tra chi può e chi no”.

Più bilanciato il commento del Pd.

“Il programma del governo Monti – afferma Stefano Fassina, responsabile economia e lavoro del Pd – non è il programma del Pd e, se il Pd voterà qualcosa che è diverso dal suo programma, non vuol dire che cambia programma”.

Deciso il commento di Casini. “A Prodi e Berlusconi – afferma – abbiamo chiesto per anni le riforme strutturali, come quella delle pensioni, per superare gli squilibri che oggi penalizzano i nostri figli. Dopo anni di rinvii, oggi monti affronta questa questione e altre che la politica finora non ha risolto”.

Apertura verso il governo Monti da parte del segretario del Pdl Angelino Alfano, il quale sottolinea, però, che la manovra “non è però un provvedimento economico insapore e incolore come l’acqua. Quindi vogliamo sapere quale sarà il suo colore e il suo sapore”.