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Manovra, liberalizzazioni bloccate

Liberalizzazioni bloccate e apertura sulla Tobin tax.

Prende forma la manovra economica che avrà un volto definitivo solo al momento del maxiemendamento su cui il governo chiederà in giornata la fiducia. Un intervallo di tempo in cui sono possibili nuove modifiche. La discussione alla Camera è stata più tranquilla rispetto al senato.

Venerdì mattina, invece, si terranno le dichiarazioni di voto e la votazione finale del provvedimento che poi passerà all’esame del Senato. Nel caso in cui l’ostruzionismo della Lega dovesse allungare i tempi, la fiducia sarebbe posta domani e a quel punto il voto sulla fiducia e quello finale si terrebbero entrambi venerdì.

Il governo, in queste ore, sta valutando se chiedere la fiducia sul testo che riprende interamente quello votato la notte scorsa nelle commissioni bilancio e finanze. L’altra ipotesi sarebbe quella di porla su un maxiemendamento con alcune modifiche.

Tra le modifiche anche l’apertura di Monti sulla Tobin tax e le pensioni salve fino a 1400 dal blocco dell’indicizzazione anche nel 2013. È quanto si legge nel testo del decreto legge licenziato dalle commissioni Bilancio e Finanze.

Il governo, inoltre, fa marcia indietro sulla liberalizzazione dei farmaci di fascia c. I farmaci di fascia c potranno essere venduti nelle parafarmacie e nei corner dei supermercati solo se non ci sarà l’obbligo di ricetta. A stilare la lista entro 120 giorni sarà il ministero della salute, sentita l’agenzia italiana del farmaco.

Inoltre, precisa la modifica alla manovra, “la facoltà delle farmacie, delle parafarmacie e dei corner della grande distribuzione di praticare sconti sui prezzi al pubblico opera non già su tutti i prodotti venduti, come previsto dal testo vigente, bensì sui medicinali di cui al comma 1″, quelli senza ricetta.

Diventa più leggera la tassa sulle auto e le barche di lusso e le mancate entrate potranno arrivare da un aumento delle sigarette. Lo prevede un emendamento dei relatori alla manovra, approvato dalle commissioni della Camera.

Il testo del decreto legge sulla manovra all’esame dell’Aula prevede che l’addizionale erariale della tassa automobilistica sia ridotta al 60 per cento, al 30 per cento e al 15 per cento dopo, rispettivamente, 5, 10 e 15 anni dalla data di costruzione del veicolo e che passati i venti anni non sia più dovuta.

Per barche la tassa è ridotta del 15%, del 30% e del 45% decorsi, rispettivamente, 5, 10 e 15 anni dalla data di costruzione.

Il fisco avrà un anno di tempo in più per recuperare le somme dovute dai contribuenti che hanno aderito ai condoni, ma che non hanno pagato tutte le rate. Il termine per lo svolgimento di attività di accertamento, connesse al recupero delle somme non riscosse con i condoni e le sanatorie previsti dalla legge finanziaria 2003, viene quindi spostato al 31 dicembre 2013.

Altro rincaro della tassa sui capitali scudati nel 2013: l’aliquota sale infatti dal dieci per mille al 13,5 per mille. Con un subemendamento alla manovra dei relatori approvato questa notte è stata modificata la proposta del governo su questo tema.

Per quanto riguarda i costi della politica, l’ufficio di presidenza della Camera ha deciso che dal primo gennaio 2012 il sistema contributivo sostituirà il vitalizio dei deputati. Lega e Idv hanno votato contro definendo la proposta “insufficiente”. Con le nuove norme deputati e senatori percepiranno la pensione non prima del compimento dei 60 anni per chi sia stato parlamentare per più di una legislatura e al compimento dei 65 anni per chi invece abbia versato i contributi per una sola intera legislatura.

Inoltre i singoli deputati potranno rinunciare al vitalizio oppure concordare per sé un sistema meno favorevole.