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Cronaca - Benedetto in visita ai detenuti di Rebibbia

Papa: “Il sovraffollamento è doppia pena”

Papa Bendetto XVI

Papa: “Il sovraffollamento è doppia pena”.

Così Benedetto XVI in visita ai detenuti del carcere romano di Rebibbia.

“I troppi carcerati e il degrado possono rendere ancora più amara la detenzione – ha detto il Papa, lanciando poi un appello alle istituzioni – Affinché i detenuti non debbano scontare una doppia pena serve verificare strutture, mezzi, personale in relazione alle esigenze della persona umana”, con anche ricorso a pene non detentive”.

Il Santo Padre ha poi lanciato un messaggio di speranza. “Dovunque c’è un affamato, uno straniero, un ammalato, un carcerato, lì c’è Cristo stesso che attende la nostra visita e il nostro aiuto”. Benedetto XVI ha quindi ricordato la “attenzione della Chiesa per la giustizia degli Stati”, citando parte del documento da lui consegnato in Benin lo scorso 19 novembre.

“Occorre inoltre bandire i casi di errori della giustizia e i trattamenti cattivi dei prigionieri – ha concluso il pontefice -, ma anche le numerose occasioni di non applicazione della legge che corrispondono ad una violazione dei diritti umani e le incarcerazioni che non sfociano se non tardivamente o mai in un processo”.

Con il Papa c’era anche il ministro della Giustizia Paola Severino. “Se aiuteremo la barca di nostro fratello ad attraversare il fiume, anche la nostra barca avrà raggiunto la riva”, ha esordito il ministro, leggendo la lettera di un detenuto.

“Da tempo ci confrontiamo con dati che testimoniano una situazione di eccezionale difficoltà e disagio – ha aggiunto – siamo ben consapevoli che tali dati sintetizzano la terribile condizione di persone che racchiudono nel loro cuore esperienze, sofferenze, speranze”.

Il ministro ha quindi concluso con un augurio.“E’ con questi sinceri e profondi sentimenti, sicura di farmi interprete del comune sentire di tutti i presenti, che Le formulo un caloroso ringraziamento ed un vivo augurio per la prosecuzione della Sua opera pastorale“.

 

 

18 dicembre, 2011 - 11.27